Merano Wine Festival 2024, tra i temi centrali della fiera del vino più esclusiva d’Europa anche la sostenibilità.
Giunto alla sua 33esima edizione, l’evento continua a stupire per la semplicità della sua bellezza e dall’estrema qualità dei produttori coinvolti.
Nei cinque giorni della manifestazione altoatesina si sono confrontati 1000 espositori che hanno presentato oltre 3000 vini in degustazione. Quest’anno altissima attenzione dedicata alla sostenibilità. Il tema, ormai al centro di ogni dibattito, pone agli operatori del settore la sfida di come gestire i cambiamenti climatici per riuscire ad aumentare sempre di più la qualità senza ridurre la produzione.
“Per trovare soluzioni in merito al vino e ai cambiamenti climatici, il Merano Wine festival ha lanciato la domanda Quo Vadis? Ovvero in che direzione andare. Ho cercato di organizzare dei summit, dei talk scientifici, degli incontri all’interno delle masterclass e tra i produttori proprio per cercare di capire insieme quale potrebbe essere un percorso per affrontare queste situazioni che nei prossimi anni diventeranno qualcosa di reale che non può essere più ignorato”, ha dichiarato a TeleAmbiente Helmuth Köcher, presidente e fondatore del Merano Wine Festival.
Durante l’apertura del Festival sono state ospitate le aziende che stanno innovando verso la sostenibilità e nel salone centrale del Kurhaus erano presenti 160 produttori italiani di vini biologici, biodinamici, in anfora e underwater. A Merano si trovano solo i vini migliori, sia italiani che internazionali, frutto di un’accurata selezione da parte degli organizzatori della kermesse. Per poter esporre in fiera infatti, tutti i produttori hanno dovuto ricevere un minimo di “due ori” dalla giuria.
“Merano è il clou degli eventi legati al vino. C’è una super organizzazione grazie ad Helmuth e al suo entourage. C’è anche una reale bellezza in un territorio bellissimo con dei valori che oggi abbiamo dimenticato. Da Merano mi arrivano le cartoline con gli auguri di Natale. Da noi non si fa più, e questo è bello. Sono 26 anni che vengo a Merano e ho stabilito i rapporti con il suo tessuto sociale. Oggi mi sento a casa mia. Il bello di Merano Wine Festival è anche questo, ma soprattutto è un evento a cui non si può mancare, unico nel suo genere”, ha raccontato Andrea Ferraioli, Cantina Marisa Cuomo.
“È sempre un piacere partecipare a questa kermesse. Una manifestazione sempre molto bella, con un parterre fantastico. Ci vengo tutti gli anni sempre volentieri. Bisogna fare qualità ma bisogna fare soprattutto in vigna. Quando si portano uve sane e mature in cantina non si può che non fare un grande vino. Quindi niente scorciatoie e lavorare con molta passione”, ha spiegato Gianfranco Fino, presidente della Cantina “Gianfranco Fino”.
Durante l’apertura del Festival sono state ospitate le aziende che stanno innovando verso la sostenibilità e nel salone centrale del Kurhaus erano presenti 160 produttori italiani di vini biologici, biodinamici, in anfora e underwater. Novità di questa 33esima edizione le 7 WineHunter Stars premiate nel corso del festival. Gianna Nannini, Oscar Farinetti, Viviana Varese, Riccardo Cotarella, Anna Scafuri, Stefano Vitale, Valentina Bertini hanno ricevuto il premio per la loro capacità di illuminare il mondo del vino con passione, dedizione e impegno.