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Giorgia Meloni: “Su gas ed energia faremo gli interessi nazionali. Basta regalare soldi a chi specula”

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Nel primo intervento pubblico post-elezioni della premier in pectore, Meloni ha parlato della crisi energetica ma anche di sostenibilità ambientale e del futuro del comparto agro-alimentare

Sul gas e in generale sulle questioni energetiche l’Italia inizierà a fare come la Germania: “Partire dalla difesa del suo interesse nazionale per poi trovare soluzioni comuni in Europa. Questa è una cosa che cambierà nei prossimi mesi”. A dirlo è stata la premier in pectore Giorgia Meloni nella sua prima uscita pubblica dopo le elezioni al Villaggio del contadino della Coldiretti.

L’occasione per parlare delle sfide che attendono l’Italia e il prossimo governo. “Se saremo chiamati a governare questa nazione – ha continuato Meloni – cambierà il nostro approccio. Che non significa avere un approccio negativo verso gli altri ma un approccio positivo verso se stessi”. 

Crisi energetica, Meloni: “Basta regalare soldi alla speculazione. Bisogna fermarla”

Il tema della crisi energetica e del caro-bollette è stato centrale nel primo discorso pubblico che la leader di Fratelli d’Italia ha tenuto dopo la vittoria alle elezioni dello scorso 25 settembre.

Meloni ha ribadito di essere “in costante contatto con il governo uscente che è impegnato in una trattativa molto complessa a livello europeo per cercare soluzioni a livello europeo”. Poi ha specificato che l’approccio europeo sarà al centro dell’azione del prossimo governo perché l’obiettivo principale è fermare la speculazione sul mercato del gas e dell’energia e non trovare il modo per tappare i buchi.

“Se noi pensiamo a livello nazionale di continuare a compensare il costo delle bollette che continuano a salire per regalare soldi alla speculazione, facciamo un errore. Qui il problema non è quante altre risorse bisogna trovare per regalarle alla speculazione, qui il tema è come si ferma la speculazione”. 

Gas, Giorgia Meloni attacca la Germania: “Fa solo gli interessi nazionali”

La leader di Fratelli d’Italia, poi, decide di approfittare della platea offerta da Coldiretti per lanciare un messaggio al governo tedesco con il quale si troverà a negoziare quando (e se) sarà chiamata a guidare il futuro governo.

“Non intendo entrare nella polemica – ha esordito la Meloni – ma chiunque abbia letto i giornali questa mattina ha dovuto fare i conti col fatto che quando qualcuno in questa nazione segnalava che in Europa si parte dalla difesa degli interessi nazionali per arrivare a soluzioni comuni non lo facevamo perché eravamo populisti ma perché eravamo lucidi”.

Il riferimento è alla decisione del governo di Berlino di mettere sul piatto 200 miliardi di euro di aiuti a famiglie e imprese per coprire i costi alle stelle dell’energia e allo stesso tempo mettere i bastoni tra le ruote a livello europeo affinché soluzioni come il price cap non vengano prese. La Germania, infatti, a differenza dell’Italia e di altri Paesi che hanno chiesto il tetto al prezzo del gas, non è riuscita a diversificare l’approvvigionamento energetico e dunque teme che un price cap generalizzato possa portare a una carenza delle forniture nei prossimi mesi.

Ma l’azione del governo tedesco, secondo Giorgia Meloni, non è niente di diverso da ciò che Berlino e le altre capitali europee hanno sempre fatto e che, promette la futura premier, è quello che anche l’Italia comincerà a fare: “Partire dalla difesa del suo interesse nazionale per poi trovare soluzioni comuni in Europa”. 

“Io confido che ci saranno i margini per mettere a punto una soluzione – ha poi concluso Meloni – ma bisogna sapere che quella soluzione, comunque vada, impatterà sui costi energetici e sui costi delle nostre bollette tra qualche mese”. Ciò significa che è necessario, allo stesso tempo, trovare soluzioni di intervento sui costi energetici di questo autunno.

Meloni agli agricoltori di Coldiretti: “Non daremo fastidio a chi crea ricchezza e lavoro”

Non solo di crisi energetica ha parlato Giorgia Meloni nel suo intervento alla Coldiretti.  “La nostra bussola nell’azione di governo sarà un concetto molto semplice: non disturbare chi vuole fare, chi vuole assumere, chi produce ricchezza e lavoro”, ha spiegato al pubblico presente.

La leader del centro-destra ha poi parlato del comparto agroalimentare che “oggi versa in condizioni complesse”. Meloni ha parlato di un domino che si è abbattuto sul settore: prima la pandemia, poi la siccità e gli eventi atmosferici violenti che si sono abbattuti sui raccolti. E infine, l’aumento dei costi dei fertilizzanti e, soprattutto, quelli dell’energia.

Meloni: “L’ambiente va difeso ma prima viene l’Uomo”

Siccità ed eventi climatici avversi sempre più frequenti che riportano al tema della transizione ecologica e della sostenibilità ambientale. “Un tema sul quale il settore agroalimentare ha fatto più di altri”, ha detto Meloni. E nonostante ciò il comparto “si è trovato, a causa di un approccio ideologico spesso assurdo, a fare i conti con vincoli che non aiutavano né la sostenibilità né la produttività”. 

“Ovviamente la sostenibilità ambientale va difesa – conclude Meloni – ma di pari passo con la sostenibilità economica e sociale. Noi vogliamo difendere l’ambiente ma con l’Uomo dentro, non vogliamo cacciare l’Uomo dall’ambiente”.