Medma non si piega, parte il crowdfunding per raccontare la storia di Peppe Valarioti

Medma non si piega, parte il crowdfunding per raccontare la storia di Peppe Valarioti

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È partito il crowdfunding per “MEDMA NON SI PIEGA”, docufilm che vuole raccontare la storia di Peppe Valarioti, ovvero primo omicidio politico-mafioso calabrese, avvenuto la notte dell’11 giugno 1980, a Nicotera Marina.

Tre autori e videomaker: Gianluca Palma, Giulia Zanfino e Mauro Nigro, hanno fondato una casa di produzione, la Ugly Films, proprio per raccontare le storie di una regione troppo poco raccontata.

Tre anni fa hanno iniziato le riprese di un lavoro che vuole celebrare Peppe Valarioti, una figura dimenticata ma quantomai importante per la storia della Calabria poiché attore delle principali lotte sociali e culturali, per il lavoro etico. Valarioti era segretario del PCI di Rosarno e professore precario quando venne ucciso.

A giugno del 2025 il suo omicidio compirà 45 anni. Proprio per quella data gli autori vorrebbero poter presentare il progetto, da qui nasce l’esigenza di accelerare la produzione attraverso la raccolta fondi. Sono due le piattaforme che permettono di finanziare il progetto: attraverso l’IBAN dell’ANPI di Polistena, e attraverso un crowdfunding sul sito GoFundMe.

Gianluca Palma, coautore del progetto ha raccontato a TeleAmbiente la genesi del progetto: “Valarioti è un nome che significa tre cose principalmente: lotta per la terra, lotta contro la Ndrangheta e lotta per l’archeologia perché lui abitava all’antica Medma che era la colonia magno greca sulla quale è sorta Rosarno ed è una storia archeologica che conoscono in pochi. Abbiamo deciso con i miei colleghi di rispolverare e portare alla luce queste storie dimenticate, che sono fatti accaduti in Calabria, la regione meno raccontata d’Italia che ha dato alla luce la mafia più potente al mondo. Secondo noi queste sono storie che raccontano un altro Sud, un altro modo di abitare il Sud e di lottare per gli aspetti positivi con uno sguardo diverso e non stereotipato.

Palma continua a raccontare le ragioni del crowdfunding: “Non avendo molte risorse se non le nostre personali, stiamo chiedendo ai comuni calabresi, a Fondazioni e ai cittadini di aiutarci e di sentirsi un po’ parte di questo progetto.  Vogliamo sia comunitario per cui abbiamo lanciato una doppia raccolta fondi, una in collaborazione con l’ANPI Calabria, che ci ha dato un grossissimo aiuto e li ringraziamo di cuore. Ci hanno messo a disposizione il loro IBAN e “sono diventati un po’ i nostri comproduttori”quindi tramite home banking si può donare al loro IBAN.  Ringraziamo anche la Fondazione Tripodi di Polistena che ci ha dato mille euro appena abbiamo chiesto un contributo. Per  avere una modalità più diretta e permettere di donare delle cifre più piccole rispetto e quanto di solito viene donato tramite la banca, abbiamo attivato su GoFundme, che è una piattaforma che consente il crowdfunding diretto. chiunque può cercare s Google il titolo: “Medma non si piega GoFundme” e accedere semplicemente per scegliere quale somma donare. per cui piccolo o grande che sia il contributo che si vuole donare ci renderà contentissimi ma è importante dire che questo significa non soltanto donare dei soldi ma sentirsi parte di una missione eticamente necessaria, così l’abbiamo definita.”

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