Il consigliere comunale a Bologna, tra i fondatori delle ‘Sardine’, da un paio di giorni viene deriso sul web, specialmente dagli avversari politici. Ma ha evidenziato un problema su cui riflettere.

Mattia Santori deriso da avversari politici e utenti sul web per un intervento insolito e piuttosto controverso in Consiglio comunale a Bologna. Il fondatore del movimento delle ‘Sardine’, ora consigliere comunale Pd nel capoluogo felsineo, per due minuti aveva preso la parola ed espresso solidarietà a Davide Celli, collega dei Verdi, che qualche giorno prima aveva visto le sue due oche, di 14 e 4 anni, uccise da due cani di grossa taglia sfuggiti al controllo del padrone. “È difficile, per chi come me non ha animali domestici, capire il rapporto che si sviluppa tra una persona e un cane. Figuriamoci tra una persona e due oche scontrose e chiassose. Ma ho visto la casetta che Davide aveva costruito per proteggere le oche dalle faine. Nonostante la sofferenza che lo ha travolto, mi ha colpito come Davide sia riuscito a dare una lezione di etologia e di rappresentanza anche in questo caso, denunciando un fenomeno che oggi ha colpito lui, ma che tutti i giorni colpisce esseri umani e animali in tutta Italia” – aveva spiegato Mattia Santori – “La colpa non è del cane, ma del padrone che non rispetta una responsabilità volontariamente assunta o degli allevatori che immettono sul mercato una quantità spropositata di razze molossoidi. Si tratta di tipologie di cani che richiedono attenzioni costanti, esperienza e soprattutto presenza umana. Non entro nei dettagli di questo tema, perché non sarei credibile, e poi perché vorrei che fosse lo stesso Celli, una volta ritrovata la serenità, a guidarci a non sottovalutare la gestione di un cane. Può far male a persone adulte e bambini, ma anche ad altri cani, oltre ad affollamenti inutili nei canili“.

 

L’intervento di Mattia Santori ha scatenato facili ironie. Molti esponenti di altri partiti politici, così come tantissimi utenti sul web, si sono chiesti se un simile intervento fosse necessario in un luogo politico e in questi tempi così complicati. Verrebbe da dire ovviamente di no, ma occorre fare dei distinguo e analizzare i fatti con più empatia e con maggiori riflessioni. Il primo punto è il luogo in cui è avvenuto l’intervento di Santori: il Consiglio comunale di Bologna, dove il fondatore delle ‘Sardine’ e Davide Celli lavorano quotidianamente e dove gli interventi più disparati dei consiglieri sono all’ordine del giorno. L’intervento non è stato fatto in Parlamento, ma in un organo di rappresentanza locale. Molti esponenti politici avversari, anche di rango nazionale, hanno iniziato a deridere Mattia Santori, rivendicando che in questo momento l’Italia ha ben altre priorità. Molti parlamentari, però, hanno spesso usato il benaltrismo per scopi politici: da un lato hanno sminuito l’importanza di proposte di legge come lo Ius Soli o il ddl Zan, ma poi sono state proposte o approvate mozioni come il riconoscimento di Romagna Miaquale espressione popolare dei valori fondanti della nascita e dello sviluppo della Repubblica“, l’intitolazione dello stadio Olimpico di Roma a Paolo Rossi o la costruzione di un nuovo aeroporto a Cortina d’Ampezzo. Solo per citarne alcune tra le più recenti, mentre l’Italia si trova ad affrontare la pandemia e la crisi energetica.

Ciò che manca, forse, in questi momenti sono l’empatia e la capacità di riflessione. Un certo Konrad Lorenz aveva spiegato come l’imprinting sia molto forte nelle oche, capaci di legarsi molto più di altri animali all’uomo. E i vari post di Davide Celli fanno capire molto bene quanto fosse forte il legame con le oche uccise dai due cani. Basterebbe leggere con attenzione i post e provare a immedesimarsi nel consigliere comunale bolognese dei Verdi. Ma probabilmente, per provare empatia, al giorno d’oggi occorre vivere la stessa situazione.

C’è poi un tema che viene sollevato e su cui non si è posto l’accento: la gestione dei cani di grossa taglia, spesso problematica. Forse in molti si sono dimenticati di Simona Cavallaro, la ventenne sbranata da alcuni cani a Catanzaro l’estate scorsa. E, nel caso in cui la memoria a lungo termine facesse difetto, basterebbe anche far sapere che a Roma, negli scorsi giorni, un cane è stato ridotto in fin di vita e una gatta uccisa da molossoidi sfuggiti al controllo dei padroni, che poi si sono allontanati come se niente fosse.

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