Matrimoni e fast fashion, abiti low cost ma a caro prezzo per l’ambiente

I rivenditori di fast fashion stanno entrando nel fiorente mercato dei matrimoni. Ma dove gli sposi risparmiano a pagarne il prezzo è l’ambiente.

Sposarsi di questi tempi significa sborsare una bella somma di denaro. Secondo i dati del sondaggio del sito web di matrimoni The Knot, il costo medio di un matrimonio negli Stati Uniti è stato di 35.000 dollari nel 2023, rispetto ai 30.000 dollari del 2022. Più della metà (56%) degli sposi ha contratto debiti per pagare il proprio matrimonio l’anno scorso.

E in Italia? Quanto costa sposarsi? È difficile stimare con esattezza il costo di un matrimonio, date le infinite varianti da considerare, ma in media in Italia il budget per un matrimonio con circa 100 invitati si aggira tra i 18.000€ e i 30.000 € (25.000€ potrebbe cifra media più comune).

Le coppie prossime al matrimonio, spaventate da queste cifre, cercano di contenere i costi. Gli abiti da sposa economici stanno sempre di più conquistando il mercato, e l’industria della moda, o più precisamente, il mondo del fast fashion, si è accorto di questo trend. Shein, il colosso cinese della moda veloce o moda usa e getta, si è lanciato anche nel mondo del wedding offrendo abiti da sposa per $ 50- $ 200, ben lontani dal prezzo di ~ $ 2.000 per un abito da sposa medio.

Tra abito, accessori, acconciatura e make up si può arrivare in media intorno ai 5mila euro.

Shein non è l’unico brand ad offrire abiti low cost. Abercrombie & Fitch ha lanciato un Wedding Shop con oltre 100 articoli per spose, damigelle e ospiti con un prezzo compreso tra $ 80 e $ 150.  Dopo H&M, anche Zara qualche anno fa ha lanciato la sua prima linea sposa con costo degli abiti che oscilla tra i 60 e i 130 euro.

Il risparmio è evidente, ma siamo davvero disposti ad acquistare abiti fatti di fibre sintetiche e sostanze chimiche, oltre a finanziare i brand del fast fashion che producono i loro vestiti sfruttando i lavoratori? Se trovate poco etico spendere una fortuna per un capo che verrà indossato solo una volta, in questa scelta di etico non c’è nulla.

Quali sono le alternative agli abiti da sposa fast fashion?

Esistono diverse alternative alla fast fashion da prendere in considerazione prima di acquistare un abito e per riuscire a rimanere nel budget. La prima opzione è noleggiarlo, una filosofia già diffusa per gli abiti da sera o per occasioni speciali, ora applicata anche agli abiti da matrimonio. Tra questi c’è  DressYouCan a Milano, ad esempio.

La seconda opzione è quella dell’acquisto vintage o del second hand, molto spesso fortemente vantaggioso dal punto di vista del prezzo, tra questi, Vinted, Rebelle e Vestiaire Collective.

La terza, infine, a costo zero, riutilizzare e modificare un cimelio di famiglia, un abito appartenuto ad esempio alla mamma o alla nonna.

Tutte alternative sostenibili per non rinunciare all’abito da sposa.