Il geologo e divulgatore scientifico poi passa all’attacco: “Chi vuole l’orsa morta ha interessi inconfessabili o è solo ignorante o in malafede?”.
Non si placano le polemiche dopo la morte di Andrea Papi, il giovane runner ucciso in Trentino dopo essere stato aggredito da un orso. E persistono i dubbi sulla responsabilità: è stata davvero l’orsa JJ4, ora detenuta a Casteller, ad uccidere il 26enne? Secondo Mario Tozzi, no.
Il geologo e divulgatore scientifico, basandosi sulla perizia effettuata dall’associazione animalista Leal, sostiene che ad attaccare Andrea Papi sia stato un orso maschio. E non per uccidere, ma semplicemente per difendere il proprio territorio. “La distanza dei canini, una specie di impronta digitale degli orsi, ritrovata sul corpo di Andrea Papi è quella tipica di un orso adulto maschio. Non ci sono segni di consumo, né di asportazione di organi e le ferite non sono quelle finalizzate all’eliminazione dell’avversario” – spiega Mario Tozzi in un post sui social – “La reazione è quella di un tentativo protratto di dissuasione sulla vittima. Non è un attacco deliberato né una predazione, l’orso avrebbe cercato di allontanare il ragazzo“.
“Non solo non è stata l’orsa JJ4 ma, come ampiamente ipotizzabile, nessuna aggressione o peggio” – aggiunge Mario Tozzi – “Ora, amministratori e alcuni valligiani e cacciatori della provincia hanno interessi inconfessabili oppure sono ignoranti o in malafede?“.