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Marche, i cani disturbano i cacciatori: un cucciolo ucciso, un’altra ferita. Aggredito anche il loro padrone

Orrore a Sassocorvaro, nelle Marche: un cucciolo di sei mesi è stato ucciso e un’altra cagna adulta è stata ferita dai cacciatori. La loro colpa? Quella di aver abbaiato durante una battuta di caccia. Aggredito anche il loro padrone.

Orrore nelle Marche, a Sassocorvaro (Pesaro e Urbino): un cucciolo di sei mesi è stato ucciso e un’altra cagna adulta è stata ferita da un gruppo di cacciatori. A denunciarlo è la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che ha raccolto la testimonianza diretta del padrone di Birillo, il cucciolo ucciso, e di Duna, femmina di pastore dell’Asia Centrale, di cinque anni. I due cani si trovavano all’interno della proprietà quando hanno iniziato ad abbaiare al passaggio dei cacciatori. Uno di questi, infastidito, ha sparato contro di loro.

 

Come se non bastasse, il proprietario dei due cani, chiedendo spiegazioni ai cacciatori, è stato anche aggredito e colpito con il calcio del fucile. L’uomo ha sporto denuncia ai carabinieri e si è rivolto anche alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane. “Ancora una volta i cacciatori hanno mostrato il loro vero volto, quello che denunciamo da sempre. Mi chiedo come sia ancora possibile, nel 2021, tollerare che persone violente vadano in giro armate per le nostre campagne a sparare a qualsiasi cosa si muova, lasciando una scia di morte a discapito non solo della fauna selvatica ma anche di animali domestici e persone che cercano di tutelare i propri diritti a vivere in pace” – ha spiegato la presidente Piera Rosati – “I cosiddetti incidenti di caccia sono ormai all’ordine del giorno e sempre più innocenti rimangono coinvolti nelle scorribande di questi killer autorizzati. n questo caso non si tratta di un incidente ma di una violenza deliberata compiuta per pura crudeltà e arroganza, perché con queste persone non è possibile ragionare. Il nostro ufficio legale si unirà alla denuncia già presentata dal proprietario di Birillo e Duna per avere giustizia nella speranza che i Carabinieri riescano a identificare i responsabili della morte del cucciolo e delle ferite inferte al proprietario e all’altro suo cane“.

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Al sindaco di Sassocorvaro, ma anche a tutte le istituzioni a ogni livello di tutta Italia, viene chiesta una stretta sulla caccia e maggiori controlli sul porto d’armi. “È assolutamente necessario, comunque, dare una stretta allo strapotere e al senso di impunità che i cacciatori sfoggiano senza alcun pudore ogni giorno. La politica e le istituzioni tutte devono prendere posizione contro una pratica anacronistica e crudele che non è uno ‘sport’ né un’attività necessaria per l’ecosistema, anzi, ma è soltanto un passatempo crudele portato avanti da persone che chiaramente hanno un problema se la loro idea di divertimento è di uccidere altri esseri viventi. E che poi infatti si dimostrano violenti con chiunque, come dimostra questo ennesimo caso“, aggiunge Piera Rosati.