Manovra 2025, ultimi lavori in Commissione. I possibili provvedimenti per le famiglie e la scuola

Manovra 2025, ultimi lavori in Commissione. I possibili provvedimenti per le famiglie e la scuola

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Prosegue l’esame della manovra presso la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. Tra le misure contenute nella bozza lo psicologo per la scuola e il fondo per combattere l’obesità infantile

Dopo una breve pausa, i lavori della manovra sono ripresi nel pomeriggio presso la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. L’obiettivo è quello di arrivare all’approvazione del testo alla Camera entro questo venerdì. Dopodiché la bozza della manovra passerà al Senato che deve necessariamente approvarlo entro il 31 dicembre, pena l’esercizio provvisorio. Nella bozza, in attesa di approvazione definitiva, sono state proposte una serie di iniziative rivolte alle famiglie e al mondo della scuola.

Fondo per contrasto alla povertà alimentare

È stato approvato, all’interno del testo della manovra, un emendamento che istituisce un fondo di contrasto alla povertà alimentare. A dichiararlo è la firmataria dell’emendamento, la deputata del M5S Gilda Sportiello. “In Italia la povertà è aumentata e a farne le spese sono proprio i bambini e le bambine, circa 200 mila sotto i 5 anni non possono contare nemmeno su un pasto proteico ogni due giorni. Ci sono minori di 16 anni che vivono in condizione di deprivazione alimentare. Per tanti bambini e bambine l’unico pasto su cui possono contare è quello della mensa scolastica” ha dichiarato l’Onorevole Sportiello.

Più docenti e più fondi per le scuole

Con l’anno scolastico 2025/2026 il numero dei posti per l’insegnamento di sostegno sarà incrementato a 1.866 posti e di 134 posti di sostegno a decorrere dall’anno scolastico 2026/2027, grazie a uno stanziamento pari a 25 milioni di euro. “È un segnale di grande attenzione di questo Governo nei confronti dei temi della disabilità e del precariato scolastico” ha commentato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara.

Sostegno psicologico nelle scuole

La manovra guarda alla scuola anche attraverso servizi di sostegno psicologico, grazie a un emendamento presentato dal Partito Democratico. Nasce così il Fondo per il servizio dello psicologo nelle scuole che prevede una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2025 e 18,5 milioni di euro a decorrere dal 2026. Apprezzamento su questa misura è arrivato sia dalla maggioranza che dall’opposizione e lo stesso Ministro Valditara ha dichiarato: “Il consenso che il Governo ha dato all’emendamento dell’opposizione su questo delicato tema va nella direzione di quel serio dialogo bipartisan che caratterizza una democrazia matura”.

Fondo per la prevenzione e la cura dell’obesità

Oltre al contrasto della povertà alimentare, la manovra contiene un emendamento che dà vita a un fondo per la prevenzione e la cura dell’obesità, con uno stanziamento di circa tre milioni di euro in tre anni. L’emendamento prevede il coinvolgimento di tutte le istituzioni, tra cui i Comuni che dovranno promuovere stili di vita sani e le Regioni che dovranno includere nei Piani sanitari territoriali iniziative per garantire l’accesso alle cure e ai trattamenti per l’obesità.

Gli ultimi dati sull’obesità

Quella dell’obesità in Italia è una vera emergenza: nel biennio 2022-2023 si stima che più di un ragazzo su quattro in età compresa tra e 3 e 17 anni (il 26,7%) sia in eccesso di peso. È quanto emerge dal rapporto Istat su ‘Fumo, alcol, eccesso di peso e sedentarietà – Anno 2023’. Si osserva una maggiore diffusione tra i bambini di 3-10 anni, dove si raggiunge circa il 33% (con il picco più elevato tra le femmine di 3-5 anni e i maschi di 6-10 anni). Al crescere dell’età, il sovrappeso e l’obesità vanno tuttavia diminuendo, fino a raggiungere il valore minimo tra gli adolescenti di 14-17 anni (17,4%).

La sugar tax non ancora approvata 

Se da una parte nella manovra viene inserito un emendamento per la lotta all’obesità, dall’altra l’Italia continua a rinviare la sugar tax, ossia quel provvedimento che impone una tassa sulle bevande zuccherate. Nel Regno Unito, dove è in vigore dal 2018, il provvedimento sembra funzionare, come dimostrato da diversi studi.

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