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Malagrotta, via le restrizioni. Il prefetto Giannini: “Più vigilanza”

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Il Tmb 1 è danneggiato ma non distrutto, i rifiuti verranno smistati tra gli impianti Ama di viale dei Romagnoli e di Ponte Malnome. 

La qualità dell’aria nelle zone intorno a Malagrotta è migliorata e il Campidoglio ha rimosso tutte le restrizioni introdotte con l’ordinanza emanata dopo l’incendio che aveva colpito il Tmb 1 la vigilia di Natale. Intanto, si cerca di ovviare alla mancata disponibilità dell’impianto che trattava 650 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno.

Sabrina Alfonsi, assessora capitolina all’Ambiente, all’Agricoltura e al Ciclo dei rifiuti, assicura che Roma non si troverà ad affrontare una nuova emergenza rifiuti. Le funzioni dell’impianto di Malagrotta saranno in qualche modo assorbite dai siti Ama di viale dei Romagnoli e di Ponte Malnome.

Intanto, nella mattinata di giovedì 28 dicembre c’era stato il sopralluogo di Jacopo Morrone, deputato della Lega e presidente della Commissione parlamentare Ecomafie. Ma anche la protesta dei cittadini e di associazioni come il Comitato Valle Galeria Libera.

Intanto proseguono le indagini coordinate dalla Procura, che ha aperto un fascicolo contro ignoti per incendio doloso. In Prefettura si è anche riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha fatto il punto della situazione sia sulle alternative decise di concerto con Ama per far fronte al problema impiantistico, sia sullo stato del Tmb 1 di Malagrotta, che risulta danneggiato ma non distrutto. Annunciato anche un potenziamento della vigilanza, sia privata che pubblica, di tutti gli impianti di trattamento dei rifiuti, sia della loro videosorveglianza.

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