Home Moda “Made in Rebibbia”, i detenuti sfilano con gli abiti cuciti da loro

“Made in Rebibbia”, i detenuti sfilano con gli abiti cuciti da loro

made in rebibbia sfilata detenuti

“Made in Rebibbia – Ricuciamolo insieme”, un progetto che simboleggia la speranza e la possibilità di ricominciare. 

Lo scorso 26 giugno si è tenuta una sfilata di moda nel cortile dell’Istituto penitenziario di Rebibbia. Protagonisti i detenuti del carcere con gli abiti da loro stessi realizzati durante l’anno.

Si tratta del progetto “Made in Rebibbia – Ricuciamolo insieme” iniziato nel 2017, realizzato dall’Accademia Nazionale dei Sartori, sponsorizzato da BMW Roma e l’importante contributo di Drapers che fornisce i tessuti.

36 capi presentati, frutto di un anno di lavoro e 650 ore di lezioni e pratica. La finalità del progetto, supportato dalla direttrice del carcere, Alessia Rampazzi, è quella di contribuire al reinserimento sociale attraverso la formazione di figure professionali in grado di rispondere alle richieste del mercato.

“Made in Rebibbia – Ricuciamolo insieme” può contare sul costante e proficuo impegno del Maestro Sebastiano Di Rienzo, Direttore della Scuola di cucito maschile dell’Accademia, che ogni giorno si reca presso la casa circondariale con l’intento di insegnare a cucire ai detenuti.

Grazie a questo progetto e alla possibilità di imparare un nuovo mestiere per ricominciare, Manuel Zumpano, 38 anni, si è diplomato in carcere dove ha seguito anche il corso di cucito. Ora che è libero, ha trovato lavoro a tempo pieno alla Sartoria Ilario Piscioneri. “Questa è un’iniziativa davvero potente, io l’ho fatta per migliorare, per me stesso, ma, in generale, dimostra che anche le persone che hanno passato dei momenti difficili possono fare qualcosa per la società”, afferma Manuel.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da ACCADEMIA DEI SARTORI (@accademiasartori)