È l’inquinamento la minaccia peggiore per la salute umana, miete più vittime di Aids, malaria, tubercolosi, droga, alcol e terrorismo messi insieme.
Uno studio pubblicato sul Journal of American College of Cardiology afferma che 7 milioni di morti premature all’anno sono dovute all’inquinamento, malattie come ictus e ischemia sono spesso causate da inquinamento atmosferico. Ma per inquinamento non dobbiamo intendere solo quello derivante da sostanze chimiche, anche se queste contribuiscono enormemente, dal 1950 300mila di queste sono state introdotte senza essere state testate sulla salute umana. In Europa si stima che 113 milioni di persone sono soggette ad alti livelli di inquinamento acustico dovuto al traffico.
Le ondate di caldo aumentano il rischio di morte del 10%, in tutto il mondo l’inalazione dei fumi degli incendi ha causato un numero di morti che va dai 400mila ai 670mila all’anno, l’esposizione è aumentata del 77% nei soli Stati Uniti rispetto al 2002. Anche il rumore stradale e l‘illuminazione costante possono far ammalare chi è a stretto contatto con questi fattori.
Bisogna migliorare la sorveglianza su questi inquinanti, sostengono i ricercatori, per individuare le comunità più a rischio. Il sospetto è che le morti riconducibili all’esposizione all’inquinamento siano molte più di quelle ufficialmente registrate come tali.
I ricercatori chiedono alle autorità di controbilanciare gli effetti negativi dell’inquinamento con progetti di forestazione urbana, lo stop ai combustibili fossili, educazione pubblica sui rischi dell’inquinamento, maggiori investimenti nell’energia rinnovabile.
