
Gli esperti: “La correlazione tra allergie e smog è molto chiara. Per proteggersi bisogna cambiare il proprio stile di vita”. E secondo uno studio la situazione è destinata a peggiorare sensibilmente
Qualcuno potrebbe pensare che chi vive in campagna è più esposto alle allergie stagionali da polline perché sono maggiori le piante che li producono. Ma la verità è totalmente opposta.
Diversi studi hanno ormai dimostrato che chi vive in zone molto inquinate ha assai più problemi con le allergie stagionali di chi vive in zone dall’aria pulita.
Gli scienziati, infatti, hanno dimostrato che l’incidenza di allergie da polline è assai maggiore nelle zone urbane rispetto alle zone periferiche in campagna, mare o montagna.
Allergie e inquinamento, ecco come proteggersi
Chi vive in città e soffre di allergia, dunque, dovrà stare attento al proprio stile di vita se vuole diminuire i disagi causati dall’allergia.
“Sicuramente smettere di fumare sarebbe una buona azione –spiega a BergamoNews la dottoressa Rosa Micoli, responsabile dell’ambulatorio di allergologia di Humanitas Gavazzeni e allergologa di Humanitas Medical Care di Bergamo.
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Altri consigli utili riguardano l’esposizione allo smog. Un’altra buona idea, infatti, sarebbe “cercare di ridurre la propria esposizione a tutte le forme di inquinamento atmosferico e seguire una dieta sana ricca di frutta e verdura”.
Allergia e inquinamento, in futuro le cose andranno peggio
Alla maggiore incidenza delle allergie bisognerà abituarsi. Secondo uno studio americano, infatti, se non dovessero essere ridotte drasticamente le emissioni di CO2, il polline rilasciato dalle piante aumenterà del 200%. E ciò comporterebbe un aumento dell’incidenza delle allergie.
Il motivo è semplice: l’aumento delle temperature legato alla crisi climatica in corso stimola la fotosintesi delle piante. Se a ciò si aggiunge la presenza massiccia di anidride carbonica che ha lo stesso effetto, si capisce che le piante cresceranno di più e più in fretta provocando quindi un aumento vertiginoso dei pollini presenti nell’aria. E dunque dell’allergia stagionale.
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