L'impianto geotermico di Villa Monticello a Roma

L’impianto geotermico di Villa Monticello a Roma

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La geotermia, una fonte rinnovabile spesso sottovalutata, può fornire elettricità e calore sfruttando l’energia della Terra. Un esempio è l’impianto geotermico dell’ambasciata svizzera in Italia, dove pompe di calore utilizzano il suolo romano per climatizzare l’edificio senza combustibili fossili.

Nel processo di transizione ecologica in corso un ruolo fondamentale lo giocano le energie rinnovabili. Tutte, anche le meno conosciute e utilizzate. Come la geotermia, l’energia termica proveniente dall’interno della Terra, che può essere sfruttata per produrre elettricità e calore attraverso impianti geotermici che possono essere installati in diversi edifici. Per capire come funziona un impianto geotermico siamo andati a vedere quello costruito a Villa Monticello, sede dell’ambasciata svizzera in Italia.

Ad accompagnarci, l’ambasciatore Roberto Balzaretti: “Siamo nel cuore del sistema, siamo nella centrale termica dell’ambasciata dove grazie a queste tre termopompe, pompe a calore, viene prodotta l’acqua calda sanitaria per l’ambasciata e l’acqua che raffredda o riscalda l’aria per il sistema di climatizzazione di tutto lo stabile”. 

Qui vedete qualche tubo spiega ancora l’ambasciatore – ma vi dovete immaginare che da qui parte l’insieme di condotte di acqua e di aria che servono a raffreddare o riscaldare tutto lo stabile, che è uno stabile di parecchie migliaia di metri cubi, con un vantaggio energetico enorme. Ancora non abbiamo i dati precisi perché il sistema ha sei mesi, ma è sicuro che abbiamo potuto rinunciare a caldaie a gasolio, a caldaie a gas e quindi riusciamo a produrre parecchia energia, quella che ci serve per riscaldare acqua e aria o raffreddare invece di usare idrocarburi. Grazie al suolo romano l’ambasciata di Svizzera è un’ambasciata ecologica”. 

 

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