Licata, incendio a un deposito di rifiuti: allerta ambientale e scuole chiuse. Il video

Il vento ha continuato ad alimentare il rogo e le fiamme sono state poste sotto controllo solo dopo oltre 24 ore. 

Allerta ambientale a Licata (Agrigento), dopo l’incendio che ha devastato un deposito di rifiuti dalla serata di sabato 20 gennaio. Ci sono volute oltre 24 ore per domare le fiamme ed ora preoccupa non poco l’impatto ambientale del rogo.

L’incendio è avvenuto nel deposito di stoccaggio rifiuti della ditta Omnia, sotto sequestro da quasi due anni per presunte violazioni ambientali in materia di gestione e smaltimento di rifiuti speciali. Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi sulle cause, ma l’origine del rogo potrebbe essere dolosa: si tratta di una ipotesi non solo possibile, ma anche piuttosto probabile, come trapela dalle autorità.

Un’enorme nube nera ha coperto per lunghissime ore il cielo sopra la zona, e l’impatto ambientale potrebbe essere devastante, anche perché per lunghe ore l’odore in tutte le zone circostanti è stato decisamente acre. Già nella serata di sabato scorso, il sindaco di Licata, Angelo Balsamo, insieme alla Protezione Civile aveva invitato i cittadini a tenere chiuse le finestre, a non accendere i condizionatori e ad uscire di casa solo se strettamente necessario e utilizzando mascherine FFP2.

Nelle ore successive, con l’incendio che non era stato ancora domato, il sindaco di Licata aveva deciso di chiudere asili nido e scuole di ogni ordine e grado per tutta la giornata di lunedì 22 gennaio, a scopo precauzionale. Anche perché, nonostante il lavoro incessante dei vigili del fuoco arrivati da Agrigento, Enna e Caltanissetta, alcuni focolai venivano costantemente alimentati dal forte vento che aveva interessato la zona.

Nella mattinata di lunedì 22 gennaio, si è tenuto anche un vertice in Prefettura ad Agrigento, per coordinare la risposta dei vari enti all’emergenza. Si attendono gli esiti più dettagliati del monitoraggio della qualità dell’aria da parte di Arpa, per decidere le prossime mosse volte a tutelare la salute dei cittadini. I primi dati, però, non sono confortanti e per questo l’ordinanza di chiusura delle scuole è stata prorogata fino a mercoledì 24 gennaio compreso.