L’Antitrust ha deciso di aprire un’indagine conoscitiva sul mercato dei libri scolastici che coinvolge 7 milioni di studenti e 1 milione di docenti
Sui libri scolastici l’Antitrust vuole vederci chiaro. Per questo l’autorità ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva per approfondire le dinamiche concorrenziali e altri aspetti come l’andamento dei prezzi, le difficoltà di approvvigionamento, le modalità di distribuzione e le modifiche frequenti delle edizioni. Un mercato, quello dei libri scolastici, del valore di circa 1 miliardo che riguarda 7 milioni di studenti e le loro famiglie e 1 milione di docenti.
Il documento pubblicato dall’Antitrust
Nel documento pubblicato dall’autorità garante della concorrenza e del mercato si legge: “chi sceglie i libri (docente) non ne sostiene i costi, chi li paga (famiglie e/o amministrazioni pubbliche) non li usa, mentre chi li usa (studenti) non li sceglie né li paga, secondo un modello di fatto assimilabile a quello dei medicinali soggetti a prescrizione”. Per questo l’Antitrust vuole vederci chiaro e ha avviato, oltre all’indagine, una consultazione pubblica.
La spesa per i libri scolastici
L’indagine è stata annunciata a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, dopo che per settimane si dibatte sul costo elevato che le famiglie devono spendere per i libri e il corredo scolastico. Secondo l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori quest’anno per ogni studente in media si spendono 591,44 euro per i testi obbligatori + 2 dizionari. La variazione rispetto al 2023 è del +18%. Per questo sempre più famiglie fanno affidamento al mercato dei libri usati o allo scambio tramite i social media. Grazie all’usato infatti si arriverebbe a risparmiare fino al 28% della spesa.