Nel Magazine di Teleambiente il giornalista Antonio Galdo presenta il suo nuovo libro “Il mito infranto. Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto” edito da Codice Edizioni.
Quando andiamo a fare la spesa, diventiamo consumatori verdi. Più legumi, più frutta e più verdura per acquistare la polizza di longevità e meno carne, meno pesce e meno latticini per combattere gli orrori degli allevamenti intensivi. Al supermercato, magari, andiamo con l’auto elettrica, con il monopattino o con il tram. Dopotutto la mobilità sostenibile, anzi, la mobilità dolce, riduce l’inquinamento atmosferico. Meglio ancora una bella passeggiata, dopo avere guardato le previsioni meteo sul nostro cellulare di ultima generazione, per eliminare i chili di troppo. Tutte azioni sostenibili che fanno bene al pianeta Terra.
Ma questi comportamenti virtuosi stanno invertendo la rotta verso un Globo davvero più green, più equo e più inclusivo? A rispondere a questa domanda è Antonio Galdo, giornalista e direttore della testata online “Non Sprecare“, nel suo nuovo libro “Il mito infranto. Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto” edito da Codice Edizioni. Un vero e proprio viaggio, tra i nuovi privilegi di pochi, anzi, pochissimi, e le solite difficoltà di molti, anzi, moltissimi. Sullo sfondo, intanto, un’unica domanda: “Dove stiamo andando?“.
Visualizza questo post su Instagram
“Il mito infranto. Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto”, l’intervista ad Antonio Galdo
Attraverso dati e fatti, lei indaga a 360 gradi le attuali politiche green. Perché il libro “Il mito infranto. Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto”?
“Perché la sostenibilità, oggi più che mai, è la parola più usata in tutto il mondo. Il modo con cui applichiamo il termine, però, rappresenta una fake news. Una sostenibilità senza i presupposti di rendere il Globo meno disuguale è falsa“.
Oggi la dieta mediterranea comprende un menù di lusso con i prezzi di frutta e verdura alle stelle. Mangeremo tutti patatine, pizze e panini a costi più accessibili ma con seri rischi per la nostra salute?
“La dieta mediterranea è uno dei classici esempi di falsa sostenibilità. Tutti sappiamo che il nostro modello nutrizionale è il più salutare, eppure, attraverso dati statistici citati nel libro, ne sottolineo le contraddizioni. Sì, perché oggi la dieta mediterranea, che un tempo era popolare, è lussuosa a causa dell’inflazione, e non solo. Insomma, le persone non benestanti non possono più permettersi di acquistare alcuni prodotti alimentari soliti fare bene all’organismo“.
Dalla tavola alla strada. Perché le auto elettriche stanno creando disuguaglianze sociali?
“Il motivo è semplice. Le auto elettriche sono auto per ricchi e, quindi, rappresentano il futuro. Sicuramente dobbiamo puntare su una simile tecnologia, ma, almeno al momento, una persona “normale” non può permettersela. Non a caso nel 2024 c’è stata una battuta di arresto nelle vendite delle auto elettriche. Possono diventare mezzi di trasporto alla portata di tutti? Assolutamente sì. Per esempio, la Cina ci è riuscita. Come? Attraverso l’abbassamento dei costi di produzione, l’investimento nella politica degli incentivi e la spinta sulle nuove tecnologie. Un’auto cinese ha un costo sostenibile per tutti i consumatori, green e non solo. In Europa, seppur inutilmente, stiamo cercando di fermare il settore con i dazi, anziché crearne uno a basso costo“.
Un passaggio del suo saggio è dedicato alla carne coltivata. Un’opportunità, senza dubbio, per salvare la vita agli animali reclusi negli allevamenti intensivi. Ma questo alimento, se e quando sarà commercializzato, sarà alla portata di tutti?
“Guardi, da quanto capito, visto e studiato, non auguro a nessuno di mangiare carne sintetica. Un cibo senza sapore e senza proprietà nutrizionali tipiche delle bistecche tradizionali. Sicuramente la popolazione più ricca del mondo deve consumare meno carne, soprattutto meno carne rossa, ma ciò non significa portare in tavola surrogati, anzi, autentiche ciofeche“.
Visualizza questo post su Instagram
Tra gli altri temi affrontati nel libro “Il mito infranto. Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo ingiusto”, la crisi climatica, l’inquinamento, il fast fashion, le città intelligenti e l’intelligenza artificiale. Qui tutte le info.