Libri, Gianfranco Mascia e la sua dedica d’amore ne ‘Il Buono in Umbria’

Il giornalista Gianfranco Mascia ha scritto un libro per omaggiare la regione che lo ha accolto e di cui è innamorato, sottolineandone solo ‘il Buono’: edito da Il Formichiere, è uscito ‘Il Buono in Umbria”. L’intervista su Teleambiente

Alla Feltrinelli di Terni, si è svolta la presentazione del libro di Gianfranco Mascia, ‘Il Buono in Umbria’.

Mascia, giornalista, scrittore ed ecologista da sempre, in questa sua ultima opera esplora l’essenza dell’Umbria, scoprendo la sua vera natura ed i suoi tesori più nascosti.

Uno sguardo di chi, venendo da Roma, ha scelto l’Umbria, in particolare Penna in Teverina, in provincia di Terni, come sua casa.

Ai microfoni di Teleambiente è intervenuto l’autore del libro, Gianfranco Mascia.

“Una cosa non buonaha detto Gianfranco Masciama nel libro ci sono tutte cose buone, è il sindaco Bandecchi che ha sputato in faccia al cittadino, quello nel libro non c’è scritto, perché noi parliamo solo delle cose belle e delle cose di buona educazione.

“Io vivo in Umbria da poco – ha raccontato l’autore – e sono innamorato di questa regione. Da 8 anni abbiamo preso una casa, poi l’abbiamo risistemata e finalmente alcuni mesi fa ci siamo trasferiti. Quindi ho pensato che l’omaggio che potevo fare da innamorato di questa regione è scrivere un libro che parla proprio delle cose buone, dalla storia fino ai tempi attuali”.

Il Buono a Terni

“A Terni ha ricordato Mascia – ci sono tante cose buone. A parte la città, che è stata ricostruita, ecc. Per esempio in pochi sanno che a Terni, la sera, c’è ancora una movida molto forte. Un tempo Terni era la città della movida e questa per i giovani era una cosa molto importante”.

“Poi – ha riferito Gianfranco Mascia c’è tutta la storia, non solo delle acciaierie, ma dell’antica fabbrica d’armi, pur essendo pacificista (infatti nel libro parlo anche di Capitini), non posso non sottolineare che fu un impulso importante e poi sfruttò l’energia della Cascata delle Marmore per rendere industriale questa città”.

“Il problema è stato – ha aggiunto Mascia che rendendola industriale, si è persa un po’ d’occhio, quella che può essere una caratteristica fondamentale, quella del paesaggio e dell’ambiente. A Terni c’è un ambiente molto forte, da preservare e questo è quello che dobbiamo continuare a fare”.

Un libro scritto per promuovere l’Umbria, da un umbro d’adozione

“Sono un umbro d’adozione – ha sottolineato a Teleambiente Gianfranco Masciama sono umbro al 100%. La cosa carina è anche che tutta la storia l’ho raccontata attraverso degli avatar che mi sono inventato, cioè personaggi che fanno finta (questo è un escamotage letterario), di essere di famiglie di antiche stirpi, dall’età del bronzo in poi, e raccontano ciascuno in pezzo di storia fino ad arrivare ai quattro personaggi più importanti che hanno fatto la storia dell’Umbria. Questi personaggi sono: Luisa Spagnoli, Aldo Capitini, Catia Bastioli e Brunello Cucinelli, che ha ripreso le fila di quello che faceva Luisa Spagnoli, famosa oltre che per il bacio anche per l’alta moda che ha portato in Umbria”.

“Poi ci sono i luoghi ha concluso Masciale biciclettate che ho fatto e che ho raccontato, ci sono le passeggiate che si possono fare qui attorno. Ci sono tante cose buone che si possono portare avanti, ma soprattutto l’invito è quello di scansionare il qr code, dove le persone possono raccontare la loro esperienza”.

Libri, Gianfranco Mascia e la sua dedica d’amore ne ‘Il Buono in Umbria’, foto presentazione Mascia

La presentazione moderata da Francesca Arca, ha visto anche gli interventi dell’avvocato Alessandro Gentiletti e del professor Alessandro Samsa, dell’Università Niccolò Ccusano.