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Legge Salvamare, Marevivo: “Tonnellate di rifiuti nei fiumi malgrado i fondi stanziati”

Legge Salvamare, Marevivo Tonnellate di rifiuti nei fiumi malgrado i fondi stanziati

L’associazione ambientalista Marevivo denuncia la situazione di impasse burocratica nell’applicazione del decreto attuativo della Legge Salvamare.

Gli interventi previsti dalla Legge Salvamare sono ancora in stand by perché i bandi non sono mai stati emanati. Così, lo stanziamento dei fondi (quasi 3 milioni di euro divisi in tre annualità) galleggia nell’inerzia burocratica proprio come i rifiuti che invadono i fiumi italiani.

“Ad oggi – denuncia la Fondazione Marevivoin mancanza dei bandi, tutto tace. I nostri fiumi sono sempre più inquinati e ci si chiede il perché, considerato che gli interventi strutturali previsti dovrebbero essere realizzati entro il termine ultimo del 2026”.

La maggior preoccupazione sollevata dalla Onlus è che il decreto prevede che le Autorità di bacino distrettuali inviino al Ministero dell’Ambiente, entro il mese di settembre, una relazione sullo stato di avanzamento degli interventi completa di spese sostenute e opere realizzate. Se l’avanzamento annuale non arriva almeno al 70% delle risorse stanziate per ogni annualità, l’erogazione per l’anno successivo è annullata.

La legge n.60 del 2022 non è ancora stata attuata nel Lazio, dove i fiumi Tevere ed Aniene attendono ancora gli sbarramenti previsti. Oltretutto, come riporta Marevivo, di recente è stata rimossa la barriera acchiappa rifiuti installata dalla Regione nell’ambito di un altro progetto.

“Gli ottimi risultati di questi anni confermano la nostra volontà di proseguire sul cammino intrapreso e ripristinare al più presto lo sbarramento sull’Aniene per contribuire a ridurre l’inquinamento ambientale”, fa sapere Fabrizio Ghera, Assessore Mobilità, Trasporti, Tutela del Territorio, Ciclo dei rifiuti, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio.

Solo la Sicilia nuota controcorrente, cercando di concretizzare le opportunità offerte dalla Legge Salvamare.

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A fornire ulteriore prova dell’urgenza di applicare il decreto attuativo, anche un video pubblicato dall’associazione ambientalista risalente a qualche giorno fa. Le immagini mostrano frigoriferi, cassettiere, pneumatici e lavatrici che scorrono lungo il Tevere “a dimostrazione dell’urgenza non più prorogabile di installare al più presto ulteriori barriere, in vista della stagione invernale e dell’intensificarsi delle piogge che porterà sempre più rifiuti nei corsi d’acqua”, dichiara Raffaella Giugni, Segretario Generale di Marevivo.

A più due anni dalla sua entrata in vigore, nel giugno 2022, la Legge Salvamare resta ancora bloccata per la burocrazia, con tonnellate di rifiuti in plastica (e non solo) che continuano ad inquinare i fiumi italiani.