Arriva a Lecce il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici che sfrutta la potenza dei supercomputer per prevedere l’andamento del clima sul nostro Pianeta
Da oggi la lotta al cambiamento climatico passa da Lecce e dal nuovo Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. Si tratta del nuovo centro che realizzerà studi e modelli sul clima grazie all’utilizzo di due nuovi supercomputer.
Si chiamano Juno e Zeus e permetteranno di collezionare una quantità di dati mai vista prima.
Il nuovo polo delle scienze del clima è ampio 3.300 metri quadrati – ristrutturati e allestiti grazie al Fondo regionale per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 – e ospita, tra l’altro, una task force multidisciplinare e internazionale di scienziati tutti accomunati da un unico obiettivo: trovare il modo per rallentare il cambiamento climatico.
Inaugurazione della nuova sede del @CmccClimate. Mauro Petriccione, direttore generale clima alla Commissione Eu: “A che serve un’Europa climaticamente neutra in un mondo in cui altre grandi economie non decarbonizzano? Serve perché se non ce la fa l’Europa non ce la fa nessuno”. pic.twitter.com/10HGR7nzDX
— Ferdinando Cotugno (@FerdinandoC) June 10, 2022
Con i computer a disposizione del centro “possiamo persino capire qual è il miglior tragitto per una qualsiasi nave in Adriatico, in modo da evitare di emettere troppa CO2″, ha spiegato a Repubblica Giovanni Coppini, scienziato del centro.
Grazie all’utilizzo dei supercomputer, spiega ancora Coppini, “possiamo prevedere e pianificare interventi mirati davanti all’emergenza clima persino a livello locale. Tradotto, significa che la scienza ci offre soluzioni per migliorare la vita delle persone”.