A progettare gli auricolari-mascherina è la Dyson che sta lavorando al prodotto da sei anni, quindi ben prima dell’inizio della pandemia da Covid 19
A guardarla potrebbe fare impressione e far pensare a un film di fantascienza. Ma la Dyson Zone potrebbe presto diventare la norma per chi vuole proteggersi dai danni dell’inquinamento.
Si tratta dell’ultima invenzione di Dyson, leader nel settore della purificazione d’aria: cuffie Bluetooth per ascoltare la musica con dispositivo antirumore e in più con una maschera con filtro Ffp2 incorporata.
Il dispositivo, dunque, permetterebbe da un lato di proteggersi dalle polveri sottili che, sempre di più, inquinano l’aria delle nostre città; dall’altro sostituirebbe le tradizionali mascherine Ffp2 utilizzate per proteggersi (e proteggere gli altri) dall’infezione da coronavirus.
L’azienda, però, fa sapere che l’idea di progettare un sistema di auricolari senza fili che offrisse anche una protezione dallo smog è stata sviluppata ben prima dell’inizio della pandemia da Covid 19, circa sei anni fa.
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Dyson lancia sul mercato un paio di cuffie che promettono una riproduzione audio fadele, la cancellazione del rumore attiva e un sistema di purificazione dell’aria, che verrà aspirata attraverso dei compressori posti in ciascun auricolare e filtrata.#Dyson #dysonzone pic.twitter.com/gJV7qe0Aba
— Il Covo Tech (@TechCovo) March 31, 2022
Come funzione Dyson Zone, la cuffia con mascherina Ffp2 incorporata
Il prodotto arriverà sul mercato soltanto il prossimo autunno ma l’attenzione per le nuove cuffie Dyson Zone è elevatissima già da ora. L’azienda lo definisce un “dispositivo personale di aria filtrata” che ha lo scopo di combattere l’inquinamento urbano da NO2 (biossido di azoto), e in generale gas, allergeni e particolato.
Chi è stanco di indossare mascherine chirurgiche o Ffp2 e non vede l’ora di liberarsi dai dispositivi anti-covid potrebbe storcere il naso all’idea di indossare costantemente queste cuffie-mascherine nei prossimi anni anche solo per poter ascoltare la musica.
Ma il dispositivo – spiegano da Dyson – è nato per essere assai meno fastidioso delle tradizionali mascherine. Prima di tutto, non c’è contatto diretto con il viso. Il dispositivo, infatti, è stato progettato per creare una “sacca d’aria pulita” che permetterebbe la respirazione di chi la indossa senza i fastidi delle mascherine.
Dyson Zone è dotata di filtri ad alte prestazioni e due condotti d’aria miniaturizzati. L’aria inquinata proveniente dall’esterno viene aspirata attraverso i filtri e pulita dal 99% da particelle piccole fino a 0,1 micron. Inclusi, dunque, pollini, batteri e polvere.
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