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Lavatrici rigenerate, a Tivoli economia circolare e solidarietà

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Il progetto Life Phoenix Weee prevede la rigenerazione di lavatrici di alta gamma che saranno donate a persone in difficoltà economica e ad associazioni attive nel sociale. 

Lavatrici di alta gamma dismesse e poi rigenerate per essere donate a persone in difficoltà economica e alle sedi di associazioni attive nel sociale. Si chiama Life Phoenix Weee ed è un progetto di economia circolare e solidarietà promosso dal Comune di Tivoli, da ASA Tivoli SpA e da Dismeco, azienda bolognese leader nel trattamento e nella valorizzazione dei rifiuti elettrici ed elettronici.

Le prime cinque lavatrici rigenerate sono state messe a disposizione di ASA Tivoli e del Comune, con l’Assessorato alle Politiche sociali che si occuperà di donarle a chi ne ha più bisogno. “Sono onorata di questo primato, siamo il primo Comune così come la Dismeco è la prima società in Italia a trattare i rifiuti tecnologici. La nostra municipalizzata ci ha reso partecipi di questo progetto ambizioso, che ha un taglio sociale non indifferente. Abbiamo deciso di destinare questi elettrodomestici rigenerati agli enti del terzo settore, quelli introdotti con il D. Lgs. 117/2017 che perseguono finalità solidaristiche. Abbiamo pensato a come questi enti possano utilizzare queste lavatrici rigenerate per il lavaggio degli indumenti delle persone senza fissa dimora, ma anche agli enti che si occupano dell’integrazione sociale delle persone fragili nei progetti di vita indipendenti, alle case-famiglia e alle case-rifugio per donne vittime di violenza” – ha spiegato Erika Osimani, assessora alle Politiche sociali del Comune di Tivoli – “Abbiamo quindi fatto una manifestazione di interesse e apriremo agli enti del terzo settore questa iniziativa, che dà massima attenzione sia all’ambiente che all’equità sociale. La seconda vita degli elettrodomestici significa rigenerazione e quindi riduzione dei rifiuti. Mi auguro che questo sia l’inizio di una collaborazione tra la gestione ecologica dei rifiuti e l’equità sociale, il nostro Comune è onorato di fregiarsi di questo primato e ringraziamo i reali ideatori di questa iniziativa benefica che al tempo stesso riguarda la tutela ambientale“.

ASA, dopo aver tanto predicato, raccolto in modo differenziato e avviato al recupero di materia i propri rifiuti, oggi avvia, insieme alla sua partner Dismeco, attività pionieristiche di riuso, preparazione al riutilizzo e riutilizzo. In particolare, oggi abbiamo deciso di avviare questo progetto di riutilizzo di elettrodomestici rigenerati che sono stati sottratti alle pur virtuose filiere del riciclo. Ancor più virtuose, però, sono le filiere del riuso e queste lavatrici, di marche di prim’ordine, sono state rigenerate semplicemente sostituendo dei pezzi, rimettendole in funzione e certificandole” – il punto di Francesco Girardi, amministratore unico di ASA Tivoli SpA – “Il nostro ruolo è quello di incentivare queste pratiche anche in partecipazione con il Comune, in quanto è stato coinvolto il settore dei servizi sociali che con dei criteri di assegnazione donerà le prime cinque, di una lunga serie di lavatrici, a delle famiglie che ne hanno necessità“.

Dismeco ha un impianto di trattamento di rifiuti tecnologici tra i più evoluti in Europa, con sede a Bologna, e questo progetto è partito dalla consapevolezza che molti elettrodomestici che arrivano nell’impianto per il recupero della materia erano in ottime condizioni. Quindi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e con gli installatori di Cna abbiamo fatto una sorta di censimento, scoprendo con grande stupore che tra il 7 e il 10% di questi elettrodomestici era assolutamente recuperabile. Questi elettrodomestici erano arrivati nell’impianto solo perché mancavano i ricambi” – ha spiegato invece Claudio Tedeschi, amministratore delegato di Dismeco – “Dal momento che gestiamo circa 400 lavatrici al giorno, abbiamo una quantità rilevante di ricambi storici, spesso introvabili e spesso non più prodotti. Abbiamo semplicemente coinvolto installatori e riparatori di Cna per rimettere in funzione questi elettrodomestici e l’obiettivo, da subito, è stato quello di donarli. È un progetto unico in Europa, che ha visto la partecipazione di soggetti importantissimi, come la Città Metropolitana di Bologna, Unieuro e la Whirlpool. Al progetto ha voluto partecipare anche ASA Tivoli, quindi sono qui nel Lazio più che volentieri, per un progetto generativo molto interessante, che consente non solo di donare elettrodomestici a persone che ne hanno necessità, ma anche di ridurre significativamente le giacenze di RAEE che si trovano all’interno delle stazioni ecologiche. Un percorso virtuoso che chiude un po’ il cerchio e permette di dare lavoro a molti soggetti che fanno i riparatori e che saranno incentivati, con il supporto nostro e delle istituzioni, a rigenerare sempre più elettrodomestici che provengono dalle stazioni ecologiche“.

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