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L’agricoltura nel Lazio in numeri, elaborati dal CREA

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“La regione Lazio, con oltre 164mila ettari coltivati a biologico nel 2021, pari al 7,5% della superficie agricola biologica utilizzata nazionale, mantiene un posto di rilievo tra le regioni italiane.

Lo stato di salute dell’agricoltura nel Lazio è fotografato dal report annuale del CREA intitolato: “L’Agricoltura nel Lazio in cifre 2023” che mette insieme i numeri statistici raccolti relativi a 2022.

Nel Lazio, le coltivazioni occupano il 40% del territorio regionale e rappresentano il 5,7% delle coltivazioni agricole nazionali e il 36% di quelle del Centro-Italia”. Foraggere, cereali e coltivazioni olivicole sono le principali colture. Il 2022 è stato un anno meno piovoso dei precedenti mentre le temperature medie registrate hanno superato quelle dell’anno prima.

Se la produttività agricola ha subito un leggero calo, il settore appare “sempre più dominato dalla tecnologia” sia dal punto di vista strutturale che in termini di gestione aziendale. A trainare la modernizzazione verso un maggiore sviluppo imprenditoriale sono i nuovi giovani agricoltori.

Importante l’apporto di manodopera straniera nel settore con lavoratori di nazionalità in prevalenza romena, marocchina e albanese. Nel paese e nella Regione non ci sono però abbastanza lavoratori per soddisfare le necessità delle aziende agricole, tanto che lo studio individua la necessità di incrementare le quote di ingresso di lavoratori stranieri per motivi di lavoro. Senza maggiori lavoratori stranieri, indispensabili per le attività agricole stagionali, potrebbero essere compromessi i risultati della campagna produttiva.

Per quanto riguarda i consumi alimentari, nel centro Italia la spesa ammonta al 20% della spesa alimentare totale. Crescono le colture biologiche. “La regione Lazio, con oltre 164mila ettari coltivati a biologico nel 2021, pari al 7,5% della superficie agricola biologica utilizzata nazionale, mantiene un posto di rilievo tra le regioni italiane.” Sul fronte delle energie rinnovabili nel rapporto si legge che: “Nel corso del biennio 2020/2021 la produzione di energia sostenibile proveniente da impianti idroelettrici è aumentata di oltre il 40%, seguita dall’eolico con un +11%. I settori del fotovoltaico e delle bioenergie, invece, hanno avuto un calo nell’erogazione rispettivamente del -2,4% e del -4,6%.

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