Dopo il Po anche il lago di Como paga la forte siccità che sta colpendo da mesi il nord Italia. La darsena del lago è in secca in diversi punti e si teme di raggiungere il record negativo del 1958
Il lago di Como è in secca. La siccità che da diversi mesi ha colpito il nord Italia è diventata evidente anche nello specchio d’acqua prealpino.
In meno di 24 ore sono stati persi 1,5 centimetri ma il ritiro delle acque del lago è in corso da diverse settimane. Tanto che nelle ultime ore si sono create nuove spiagge lì dove non dovrebbero esserci.
A rischio è anche la navigazione che al momento è ancora in corso ma che potrebbe essere bloccata qualora la situazione dovesse peggiorare.
Ieri la situazione era preoccupante: il livello del lago nel pomeriggio si attestava a meno 31,8 centimetri sotto lo zero idrometrico. A 40 centimetri la navigazione sarebbe rallentata fino a fermarsi.
Il rischio è di arrivare al record negativo toccato nel 1958 quando il lago toccò il livello di meno 56 centimetri sotto lo zero idrometrico.
La speranza è che la pioggia dei prossimi giorni possa dare un po’ di sollievo al lago di Como e al resto del Settentrione (ma la siccità ha colpito anche il lago di Bracciano).
La pioggia di qualche giorno, però, difficilmente potrà certo bastare a risolvere i problemi creati dall’ondata di siccità cominciata a inizio anno.
Ne è una dimostrazione il Po che dopo diversi mesi di secca non è riuscito a recuperare pienamente dalle piogge delle scorse settimane.