Lago di Bolsena, dai fondali nuovi reperti archeologici

Nuovi eccezionali recuperi nel sito del Gran Carro. 

Nuovi tesori emergono dai fondali del Lago di Bolsena. Ancora una volta, la componente subacquea della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Civitavecchia ha recuperato oltre 150 diversi reperti archeologici dal sito sommerso del Gran Carro. L’operazione, coordinata dalla Soprintendenza archeologica della provincia di Viterbo e dell’Etruria meridionale, diretta dall’architetta Margherita Eichberg, segue quella analoga del luglio 2023.

La campagna di scavo è stata assistita dai finanzieri, che hanno messo in sicurezza il sito contro possibili atti predatori di chi cerca di ottenere ingenti profitti grazie al mercato clandestino dei reperti archeologici. Tra i tesori rinvenuti, che verranno ora studiati e valorizzati, ci sono diversi manufatti risalenti alla prima Età del Ferro, a cavallo tra il X ed il IX secolo avanti Cristo.

Molti dei reperti più interessanti sono di carattere votivo e religioso: una statuetta femminile modellata nell’argilla, ma anche un cavallino in terracotta che probabilmente rappresenta un carro solare. Quest’ultimo, in particolare, è quasi sicuramente un oggetto relativo al culto del sole, molto diffuso nel periodo protostorico. Ci sono poi utensili di uso quotidiano, che hanno sorpreso anche gli stessi archeologi per l’eccezionale stato di conservazione.

In attesa degli studi sui reperti individuati e recuperati, i sommozzatori della Guardia di Finanza sono impegnati anche nelle giornate di apertura al pubblico: i tesori antichi del Lago di Bolsena attraggono un numero sempre maggiore di visitatori.