Home Inquinamento Plastica e microplastiche “Laghi di plastica” sulle Alpi, l’inquinamento ha raggiunto l’alta quota

“Laghi di plastica” sulle Alpi, l’inquinamento ha raggiunto l’alta quota

Laghi di plastica, l'inquinamento da microplastiche ha raggiunto i bacini sulle Alpi

Le microplastiche si trovano ovunque, anche sui laghi alpini ad alta quota, come dimostra lo studio “Laghi di plastica”.

La scorsa primavera si è svolta l’ultima edizione di Keep Clean and Run, l’eco-maratona a tappe che ogni anno sensibilizza i territori sull’importanza della raccolta del littering. Nell’edizione 2023, durante l’evento, è stata avviata una ricerca per monitorare la presenza di microplastiche nei laghi ad alta quota.

Queste particelle di plastica non si trovano solo nei laghi dell’Appennino Centrale, come mostrato dai risultati del progetto Life Blue Lakes, ma raggiungono anche i bacini sulle vette più alte.

Durante le 7 tappe effettuate (340 km) lungo l’arco alpino, sono stati raccolti i sedimenti dalle spiagge di 14 laghi alpini e subalpini tra Trentino e Lombardia: Fedaia, Soraga, Delle Piazze, Levico, Caldonazzo, Toblino, Santa Massenza, Cavedine, Malga Campo di Drena, Garda, Ledro, Idro, Moro, Iseo.

I sedimenti sono stati poi analizzati e i risultati, condotto da Aica (Associazione internazionale per la comunicazione ambientale) in collaborazione con la Cooperativa E.r.i.c.a. e l’Università degli Studi di Milano, sono stati pubblicati nello studio “Laghi di plastica”.

Plastica nei laghi, la maggior parte delle microplastiche trovate sono fibre

In totale, sono stati identificati 135 oggetti classificabili come microplastiche, di cui 95 (il 70%) sono stati classificati come fibre mentre la parte restante come frammenti. Le dimensioni delle microplastiche rilevate variavano tra i 74 e i 980 µm. Il polimero più abbondante è stato il polietilene tereftalato/PET (45%) seguito da cellophane (17%), copolimeri di polietilene e polipropilene (9%) e polietilene (7%).

Come ci si poteva immaginare, i laghi maggiormente inquinati sono risultati quelli con più attività antropica, cioè più frequentati da escursionisti e turisti, che sono: Garda, Idro, Iseo, Moro e Caldonazzo.

Il dato che risalta maggiormente però, è quello relativo ai laghi alpini in alta quota, in cui l’antropizzazione delle aree è molto più bassa: “Sebbene la quantità maggiore sia stata rilevata sui sedimenti prelevati sulle spiagge del Lago di Garda, il più grande lago subalpino italiano, caratterizzato da una più elevata densità di popolazione e maggiori attività turistiche e antropiche rispetto agli altri laghi, la presenza di microplastiche è stata riscontrata anche sui sedimenti dei laghi montani, originate dalla degradazione di oggetti abbandonati involontariamente o deliberatamente (littering) così come dall’usura di capi di abbigliamento e delle attrezzature sportive”, si legge nello studio.

Anche fenomeni indiretti – come il vento e gli agenti atmosferici –  contribuiscono alla presenza di microplastiche nei luoghi più remoti. Iniziative come l’eco-maratona Keep Clean and Run, oltre al lavoro di ricerca, attraverso il plogging – ovvero la raccolta di rifiuti mentre si fa jogging – dimostra come si possa coniugare l’attività fisica con l’impegno ambientale.