Altre tre leonesse sono state trovate morte nelle ultime ore facendo salire a 9 gli esemplari trovati morti in un solo anno. Cosa sta succedendo nel Queen Elizabeth Park?
Tre leonesse – un esemplare adulto e due cuccioli – sono state trovate morte all’interno del Queen Elizabeth Park in Uganda. Il parco, famoso in tutto il mondo per essere una delle riserve naturali più estese, è da diverso tempo al centro di una serie di morti sospette di leoni.
Con i nuovi tre esemplari trovati morti salgono a nove i leoni che hanno perso la vita soltanto quest’anno. A questi si aggiungono i sei leoni morti nel marzo del 2021 e gli 11 trovati senza vita nel 2018.
Nessuna di queste morti è avvenuta per cause naturali. Cosa sta succedendo, allora, all’interno del Queen Elizabeth Park?
La strage dei leoni al Queen Elizabeth Park
Le tre leonesse trovate morte qualche giorno fa sarebbero state uccise da una rete elettrificata posizionata all’interno del parco. Una morte accidentale, dunque, ma comunque legata alla presenza umana.
Nel caso dei sei leoni morti nel 2021 e degli 11 del 2018 (tra cui 8 cuccioli) si sarebbe trattato di avvelenamento. Lo stesso motivo che portò alla morte di altri cinque leoni nel 2010.
Come ha spiegato Africa News, nessuna delle indagini che sono state avviate dal 2010 a oggi è riuscita a dare un nome agli assassini, né una motivazione.
Dunque, se le tre morti di quest’anno sono accidentali non lo sono quelle precedenti. E tutte hanno a che fare con la presenza umana all’interno di un parco che dovrebbe rappresentare un santuario per gli animali selvatici.
Ma non è così, perché i gestori del parco permettono da tempo attività legate al turismo. Non solo safari ma anche eventi di diverso tipo che necessitano di una presenza sempre maggiore di esseri umani e di attività antropiche. Rendendo di fatto il Queen Elizabeth Park tutto tranne che un ambiente totalmente protetto per leoni e altri animali selvatici.