“Questo ananas è rimasto in disparte, veniva visto un po’ come il mostro per la pizza, noi abbiamo voluto semplicemente metterlo in gioco su una pizza semplice con provola affumicata, olio evo, basilico fresco e ananas prima insaporito, poi passato al forno e messo sopra”, Totò Sorbillo.
Non si placano le polemiche sull’ultima creazione, per molti mera provocazione, di Gino Sorbillo.
Il ristoratore napoletano, rinomato per la sua pizza tradizionale napoletana, ha lanciato, a ridosso dell’anno nuovo, la sua nuova pizza con un ingrediente finora proibito: l’ananas. Il frutto di origine sudamericana è apprezzato negli Stati Uniti dove è facile trovarlo sopra la pizza, ma in Italia nessun ristoratore di rilievo aveva mai osato tanto. La ricetta di Sorbillo è stata ripresa anche dalla stampa estera mentre l’opinione pubblica nostrana si divide tra i puristi, che vedono nell’ananas una minaccia alla tradizione culinaria, e i possibilisti, che trovano il coraggio di assaggiare la pizza dal gusto esotico.
Il fratello di Gino, Totò Sorbillo: “Abbiamo voluto usare questo ingrediente, da sempre visto come una trasgressione, ma non dimentichiamo che negli ultimi anni sono stati usati altri ingredienti sempre banditi dalle pizze e dalle tavole come granella di pistacchio, crema di patate viola, che oggi invece sono all’ordine del giorno e spingono tantissimo le pizzerie. Questo ananas è rimasto in disparte, veniva visto un po’ come il mostro per la pizza, noi abbiamo voluto semplicemente metterlo in gioco su una pizza semplice con provola affumicata, olio evo, basilico fresco e ananas prima insaporito, poi passato al forno e messo sopra”.