Cosa otterrà Kim Jong-un in cambio degli armamenti a Mosca?

Il timore maggiore dell’Occidente è che Pyongyang ottenga da Mosca la tecnologia per perfezionare il suo programma missilistico nucleare e non. 

Continua la visita del leader nordcoreano Kim Jong-un in Russia dove ha visitato uno stabilimento dell’aeronautica militare intitolato al cosmonauta sovietico Yuri Gagarin, primo uomo lanciato nello spazio. L’impianto produce gli aerei da caccia russi Sukhoi e proprio di forniture militari avrebbero parlato nel loro colloquio Vladimir Putin e Jong-un.

La Russia, impegnata da oltre un anno nella guerra in Ucraina, ha bisogno di nuovi armamenti che il dittatore della Corea del Nord appare disponibile a fornire. Pyongyang ha accumulato negli anni il più grande arsenale di artiglieria al mondo, enorme anche la sua scorta di munizioni essenziali per la Russia in vista del secondo inverno al fronte.

Non sono ancora trapelati i dettagli delle forniture che la Russia avrebbe promesso in cambio di munizioni alla Corea del Nord. Trattandosi di un Paese in cui, secondo i dati Unicef, un bambino su 5 è colpito da malnutrizione, si ipotizza che derrate alimentari possano essere state chieste dal Kim Jong-un. Il timore maggiore dell’Occidente, però, è che Pyongyang ottenga da Mosca la tecnologia per perfezionare il suo programma missilistico nucleare e non. Sono centinaia i razzi che Kim lancia ciclicamente in direzione della Corea del Sud e del Giappone, al momento con scarsa precisione.