Sono circolate sul web le immagini di un ennesimo disastro ambientale in Kamchatka, Russia. “L’estensione dell’inquinamento non è ancora stato determinato, ma gli animali morti lungo tutta la costa confermano la gravità della situazione”, la denuncia di Greenpeace.
Centinaia di animali marini, foche, peschi e altri, sono stati trovati morti in particolare lungo la spiaggia di Khalaktyrsky e altre due nella baia di Avacha dopo che le acque dell’Oceano Pacifico al largo della Penisola dell’Estremo oriente russo sono state contaminate da fenolo e derivati del petrolio.
Il comitato investigativo ha avviato una inchiesta. Le autorità locali hanno chiesto ai residenti di evitare di recarsi in spiaggia. “L’estensione dell’inquinamento non è ancora stato determinato, ma gli animali morti lungo tutta la costa confermano la gravità della situazione“, ha denunciato Greenpeace nei giorni scorsi.
«We’ve observed a yellowish foam on the ocean surface. The water itself is opaque. In one location we found dead animals. A certain volume of pollutant, not only on the surface, but also at depth, moves along the coast», Vasily Yablokov, Greenpeace Russia climate project leader. pic.twitter.com/icLrFptiFC
— Greenpeace Russia (@greenpeaceru) October 5, 2020
Nicola Lilin, autore e scrittore di origine russa, ha pubblicato sulla propria pagina Facebook il video girato su una delle spiagge della penisola: “Le onde dell’oceano avvelenato da una sostanza ancora ignota buttano sulla sabbia la fauna morta. L’allarme è stato dato dagli abitanti locali e da alcuni atleti che praticano surf che dopo essere stati in acqua hanno subito una perdita temporanea di vista. Il medico ha diagnosticato ai molti la bruciatura della cornea. Inoltre le persone hanno avvertito la debolezza, la nausea, il mal di gola. Raccontano che il sapore dell’acqua oceanica in quei giorni era insolito, non salato, ma amaro“.
⚠️DISASTRO ECOLOGICO/4
Guardian trova una pista:
si ipotizza la perdita accidentale di carburante tossico per missili russiEsperti ritengono che possa essere la causa delle migliaia di creature marine morte sulla spiaggia nera
[https://t.co/xrqR59T9oT] pic.twitter.com/pVJmH9DAGk— #POLiticamenteScorretto🎹 (@PolScorr) October 5, 2020
An environmental disaster is happening in #Kamchatka #Russia but English and Russian press is silent. Vast amounts of sea life is dead, surfers are reporting burns and vomiting. This is huge and terrible news #Pacificocean #GreenPeace https://t.co/RNwVoj8lUq pic.twitter.com/9yLgjmlUr9
— Nick Nomi (@Nick_Nomi) October 3, 2020
⚠️DISASTRO ECOLOGICO/2
-creature del mare uccise
-surfisti con febbre e irritazioni oculari
-valori petroliferi sopra i livelli normali❗Nessuna spiegazione dalle autorità
❗Sospette esercitazioni militari
[immagini orrende]pic.twitter.com/4XhIbW2MjV
— #POLiticamenteScorretto🎹 (@PolScorr) October 3, 2020
Oceani, dopo le Mauritius un altro possibile disastro ambientale
Le autorità del territorio della Kamchatka stanno valutando tre ragioni per l’inquinamento delle acque al largo della penisola. Lo ha dichiarato il governatore della regione, Vladimir Solodov, in un briefing. “Si valuta una versione secondo cui l’inquinamento provocato da attività umane e il rilascio di sostanze tossiche. Di cosa si tratti esattamente, ora dobbiamo scoprirlo. E’ in corso di elaborazione anche una versione riguardante fattori naturali. con l’azione di alghe, che durante la tempesta sono state trasportate sulla costa. E’ in fase di elaborazione anche una versione dell’attività sismica associata a manifestazioni vulcaniche“, ha dichiarato Solodov.
L’ipotesi più gettonata in queste ore è che i pesticidi potrebbero essere la causa del disastro visto che sostanze chimiche vengono depositate ai piedi del vulcano Kozelsky ormai da quarantanni. Il vulcano è collegato con un sistema di laghi e paludi, e non si trova lontano dall’Oceano. Gli attivisti di Greenpeace hanno diffuso immagini satellitari che mostrano come la fonte di inquinamento potrebbe presumibilmente essere il fiume Nalycheva. Sulla riva dell’affluente Nalycheva infatti c’è una discarica di pesticidi chimica del vulcano Kozelsky, di cui si hanno pochissime informazioni.