
Il cantante romano, al centro delle polemiche per il suo “Jova Beach Party”, risponde al divulgatore scientifico: “Ti invito a vedere di persona quello che facciamo”.
Continuano le polemiche tra gli ambientalisti e Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, sui “Jova Beach Party“. Solo qualche giorno fa, Mario Tozzi, geologo e noto volto televisivo, aveva scritto una lettera aperta al cantante romano per spiegargli il suo punto di vista sul tema. Dopo giorni di silenzio, Jovanotti ha risposto al divulgatore scientifico in un lungo post su Facebook.
“L’altro giorno ho chiamato “econazisti” quei mitomani pericolosi che polarizzano violentemente la grande questione dell’ecologia dentro a piccoli brand personali non accreditati se non da loro stessi e dai like rimediati a vanvera. Li ho chiamati “econazisti”, perché essi lo sono, serpeggia nei loro post (che sono un nuovo tipo di arma) e nelle loro minacce squadriste dirette e indirette questa idea di purezza assoluta da perseguire a ogni costo“, ha scritto l’artista.
“Esibizionismo, narcisismo patologico e intolleranza misti a disinformazione che è tipica degli assolutismi ideologici ottusi e potenzialmente violenti. Non c’entrano nulla con l’ecologia, anzi polarizzando la discussione in atto rendono impossibile ogni progresso, e non meritano nessuna risposta. Nessuno di loro è mai venuto a vedere cosa facciamo, neanche mascherato da ombrellone!“.
Jova Beach Party, Jovanotti: “Abbiamo tutti i permessi delle autorità competenti”
E così, finita la premessa sugli attacchi degli ambientalisti, Jovanotti si è rivolto direttamente a Mario Tozzi.
“Seguo il tuo lavoro di scienziato e di divulgatore da tanto tempo e mi ricordo quando nel 2019 hai difeso le nostre feste in spiaggia, non capisco quindi cosa sia cambiato nel frattempo. Così come nel 2019 tutto è stato fatto bene in collaborazione con il WWF (io non ho competenze specifiche, loro ne hanno), anzi ancora meglio. Abbiamo tutti i permessi delle autorità competenti: locali, regionali e nazionali. Un lungo lavoro di monitoraggio e ricerca da parte del WWF Nazionale che ha coordinato un team di tecnici ed esperti, ha scandagliato ogni metro quadro e valutato tutte le questioni, perché tutto si svolgesse sempre in aree senza criticità ecologica di nessun tipo. Abbiamo lavorato un anno intero a studiare e poi applicare tutte le soluzioni possibili in quanto a raccolta di rifiuti, eliminazione di materiali non compostabili, pulizia preventiva e successiva agli eventi, perfino le frequenze sonore, attenzione ai dettagli, coinvolgimento del pubblico sui temi della sostenibilità, rispetto delle normative di Legge“, ha affermato.
“Io, davvero, per quello che ho potuto verificare e fidandomi di gente esperta che ci affianca in questa avventura, non ho niente di cui pentirmi. Ammetto di non avere nessuna autorità in materia, per questo ho chiesto al WWF di affiancarci nel progetto occupandosi di tutte le ricerche e le eventuali criticità“.
Jova Beach Party, Jovanotti: “Chi scrive che distruggiamo gli habitat non sa cosa sia un ambiente naturale”
Lorenzo Cherubini ha ribadito poi che “le spiagge dove suoniamo sono luoghi popolari sempre pieni di gente. (…) I “nostri” sono luoghi urbanizzati, sono aree dove le ruspe ci passano quasi tutte le mattine, da maggio a ottobre, anche senza il “Jova Beach Party”. Noi in più le curiamo bene e quando andiamo via sono meglio di come le abbiamo trovate“. Proprio per questo, secondo il cantante, i suoi concerti non si svolgono negli habitat ideali di alcune specie animali, come il fratino o la tartaruga Caretta caretta. Ed ecco allora un’altra stoccata agli “econazisti”: “Chi scrive frasi tipo “JBP distrugge ambienti naturali” non ha mai prodotto nessuna prova a sostegno e non sa cos’è un ambiente naturale“.
Jova Beach Party, Jovanotti a Mario Tozzi: “Vieni a vedere dal vivo i nostri concerti”
Jovanotti, infine, ha invitato Mario Tozzi a vedere gli spettacoli dal vivo, così da non basarsi soltanto su foto e video pubblicati sui social. “Questa cupezza da “Santa Inquisizione” che qualcuno vuole infondere al tema ambientale usando il “Jova Beach Party” è controproducente soprattutto per l’ambiente. C’è bisogno di progetti e di sostanza, di verità, di serietà e di inclusione. Tu prof. Tozzi sei uno serio, sei uno che sa le cose e le sa anche comunicare, io ti invito a vedere di persona quello che facciamo, dove vorrai, ti offro anche della frutta fresca in contenitore compostabile, o una birra al tramonto se vorrai“, ha concluso il cantante romano.