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Una nuova polemica sul tour di Jovanotti.

Jova Beach Party senza pace. Dopo le nuove polemiche sull’impatto ambientale dei concerti di Jovanotti sulle spiagge, con le accuse fortemente respinte dal Wwf Italia, c’è un nuovo problema sul tour estivo. Come riporta La Repubblica, l’Ispettorato nazionale del Lavoro di Ascoli Piceno, dopo un’ispezione al cantiere di allestimento del palco e dell’area concerto, avrebbe scoperto la presenza di 17 lavoratori in nero, italiani e stranieri.

Jova Beach Party a Fermo, l’ispezione

L’ispezione ha riguardato 19 aziende, tutte con sede legali al di fuori della provincia di Ascoli Piceno. Quattro ditte, attive nel settore del facchinaggio, avevano lavoratori non in regola e l’Ispettorato del Lavoro ha disposto la sospensione immediata dell’attività. Tre ditte di allestimento delle luci sono invece state sanzionate per somministrazione illecita di manodopera. Oltre ad alcune criticità sulla sicurezza.

Gli organizzatori: “Nessun lavoratore in nero”

Trident, l’agenzia che organizza il Jova Beach Tour, ha respinto però le accuse e smentito “categoricamente la presenza di 17 lavoratori in nero nel cantiere di Fermo“. “C’erano solo inadempienze formali notificate a tre aziende, che hanno formalizzato i dati mancanti” – spiega Trident – “Così è arrivata la revoca del provvedimento di sospensione e oggi le aziende e i 17 lavoratori hanno pertanto proseguito la loro attività, attualmente ancora in corso“.

La replica dell’Ispettorato del Lavoro

L’Ispettorato nazionale del Lavoro ha dichiarato che la finalità stessa dei controlli è la regolarizzazione delle posizioni illegali dei lavoratori, e che l’esito della vicenda conferma quanto scoperto e dimostra l’efficacia della procedura seguita.