Una buona notizia per i produttori italiani che ogni anno potrebbero raddoppiare le esportazioni se non subissero la concorrenza sleale delle imitazioni straniere.
Sono l’incubo di ogni produttore italiano di cibi Dop, parole come gorgonzillo, prosek, e parmesan, potrebbero adesso diventare solo un ricordo.
L’Unione europea ha trovato un accordo per vietare la registrazione di prodotti “italian sounding” ovvero cibi e bevande che, grazie a un nome simile a quello di prodotti della tradizione come il gorgonzola, il parmigiano o il prosecco, attirano consumatori che si illudono di comprare un prodotto della tradizione italiana; d’altronde lattine di pasta schuta o pomarola, confezioni di mozarela etc spopolano nei supermercati esteri.
La proposta di regolamento Ue, nata dall’accordo tra rappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio dell’Unione europea e della Commissione europea, vuole rendere impossibile registrare nel territorio dell’Unione prodotti con dei nomi troppo simili a quelli di altri cibi che godono del marchio di denominazione protetta. La proposta, a cui si lavorava da due anni, inizia un iter che dovrebbe culminare con l’approvazione definitiva del Parlamento europeo in plenaria.
Una buona notizia per i produttori italiani che ogni anno potrebbero raddoppiare le esportazioni se non subissero la concorrenza sleale delle imitazioni straniere. Secondo i dati raccolti da The European House Ambrosetti e Ismea nel mondo 60 milioni di euro di beni vengono acquistati da consumatori convinti erroneamente di comprare un prodotto Made in Italy.