Ogni anno, in Italia, nonostante la Legge numero 127 del 4 agosto 2022, i pulcini maschi uccisi sono oltre 30 milioni. Francesca Flati (Animal Equality Italia): “Chiediamo l’intervento del Governo Meloni”.
Essere considerati inutili per l’industria alimentare a causa della mancata produzione di uova, dunque, essere condannati a morte. Questo il destino di oltre 30 milioni di pulcini maschi nati in Italia ogni anno. Creature che, nonostante l’approvazione della Legge numero 127 del 4 agosto 2022 per fermare un vero e proprio orrore entro il 2026, continuano a essere abbattute, attraverso l’inalazione di gas tossici o, peggio, attraverso la triturazione da vive. Una tragedia che non può, e non deve essere, più tollerata. Ma perché, nonostante la normativa dello Stato Italiano, la mattanza dei pulcini maschi sembra non avere fine?
“Il primo decreto attuativo è stato fatto a settembre 2023. Da questo momento in poi, però, le cose si sono fermate. Necessari, a questo proposito, ulteriori tre provvedimenti che sarebbero dovuti essere emanati entro aprile 2024. Eppure, almeno fino a oggi, il Governo Meloni non ha proceduto, nonostante le sollecitazioni del Parlamento Italiano. Di certo, il 2026 si sta avvicinando“, dichiara a Teleambiente Francesca Flati, Responsabile Relazioni Istituzionali di Animal Equality Italia.
Quali sono, dunque, i contenuti dei decreti attuativi per tutelare i pulcini maschi?
“Oltre a definire sia lo sviluppo sia l’implementazione delle tecnologie di in-ovo sexing, così da identificare il sesso dell’animale in anticipo, gli atti con valore di legge devono chiarire le linee guida utili all’etichettatura con le informazioni per il consumatore. Fondamentale, inoltre, un provvedimento del Ministero della Salute per esplicitare i requisiti richiesti alle associazioni animaliste, e non solo, per potere accudire i pulcini nati per “errore”. Quindi, se i decreti attuativi non dovessero essere fatti il prima possibile, l’implementazione della Legge numero 127 del 4 agosto 2022 subirebbe un gravissimo ritardo con 30 milioni di uccelli pronti a morire ogni anno nel nostro Paese. Ciò sarebbe inaccettabile“, ribadisce la Responsabile di Animal Equality Italia.
Non a caso, già nel 2020, attraverso la petizione lanciata dall’Organizzazione Non Governativa (ONG), oltre 110.000 cittadini italiani si erano schierati contro l’abbattimento degli animali dall’inconfondibile piumaggio giallo.
I pulcini maschi nascono per essere uccisi poche ore dopo la schiusa con pratiche crudeli. La loro vita infatti non vale nulla per l’industria delle uova.
È una pratica profondamente ingiusta, ma una legge per porre fine a tutto questo esiste.
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— AnimalEqualityItalia (@AE_Italia) January 26, 2025