A Teleambiente Osvaldo Veneziano, cacciatore ed ex Presidente di Arci Caccia, commenta la nuova legge sulla caccia del Governo Meloni: “Un provvedimento normativo con un intento meramente elettorale”.
Possibilità di sparare 7 giorni su 7 sull’intero territorio italiano, più potere alle Regioni per elaborare i calendari venatori e utilizzo di animali domestici, anziché animali selvatici, come richiami vivi. Queste le principali novità contenute nella proposta di legge a prima firma del deputato della Lega, Francesco Bruzzone, per rivoluzionare la legge sulla caccia numero 157/92. Oltre a cancellare il silenzio venatorio, cioè i due giorni – martedì e venerdì – senza cartucce e pallini, il provvedimento normativo potrebbe indebolire le battaglie degli ambientalisti. Sì, perché le Regioni potranno approvare i calendari, attraverso legge regionale, anziché attraverso atto amministrativo, così da rendere impossibili i ricorsi ai Tribunali Amministrativi Regionali (TAR). Una riforma che – oltre a scatenare le proteste delle associazioni animaliste italiane – non piace nemmeno a Osvaldo Veneziano, cacciatore ed ex Presidente di Arci Caccia: “Una proposta di legge con un intento meramente elettorale. Questo provvedimento, che non serve né alla “buona caccia” né alla dignità del cacciatore, è utile solo alla nuova lobby formata da produttori di armi e munizioni“.