Ondate di calore e incendi al Centro-Sud, bombe d’acqua e grandinate al Nord. In questa estate anomala, il nostro Paese si ritrova flagellato da vari fenomeni sempre più intensi.
L’estate prosegue all’insegna di un’Italia spaccata in due ma caratterizzata da eventi meteo estremi, seppur nettamente diversi. Ancora una volta, il Centro-Sud si ritrova nella morsa dell’anticiclone africano, mentre il Nord sta affrontando l’ennesima perturbazione che ha causato gravi danni.
L’ondata di calore in corso, che sta attanagliando le Regioni centrali e meridionali, oltre alle Isole maggiori, potrebbe allentare la propria morsa solo dopo Ferragosto. Le temperature sempre più alte e la siccità sono tra i fattori che concorrono alla diffusione degli incendi, che bruciano sempre più aree verdi in gran parte del Centro-Sud. Nessuna Regione può dirsi immune dai roghi, quasi sempre dolosi, che diventano incontrollabili a causa del vento e dei terreni sempre più secchi.
La situazione più critica, nelle ultime ore, in Sardegna. L’isola sta affrontando una siccità senza precedenti e questo impatta sulle riserve idriche non solo per le attività agricole, ma anche per il contrasto agli incendi che continuano a divorare il territorio. Devastanti roghi, nelle ultime ore, sono avvenuti nelle province di Sassari e, soprattutto, di Nuoro. Dopo quasi 48 ore di lavoro, alcune decine di vigili del fuoco, insieme a cinque elicotteri del Corpo Forestale e a tre canadair, sono riusciti a spegnere l’incendio divampato nei pressi di Orune e che ha divorato 800 ettari di terreno, portando a oltre 4.000 ettari le aree divorate dai roghi in Sardegna dall’inizio del 2024. Rabbia e amarezza sono i sentimenti che accomunano gli allevatori coinvolti: sono riusciti a salvare miracolosamente il loro bestiame, ma non hanno più il foraggio che erano riusciti a raccogliere a stento per via dei terreni sempre più aridi e per la mancanza di piogge.
Di tutt’altro tenore l’emergenza al Nord. Una nuova perturbazione di origine atlantica, l’ennesima di questa estate anomala, sta già interessando soprattutto i versanti alpini delle Regioni, causando inondazioni, frane e smottamenti. Particolarmente colpite le province di Brescia e di Trento, dove sono state decine gli interventi dei vigili del fuoco per ripristinare la viabilità con piccoli centri abitati rimasti completamente isolati per la caduta di massi e detriti, il crollo di un ponte e i danni riportati agli acquedotti. Molto critica anche la situazione a Gorizia, dove una violenta grandinata si è abbattuta sulla città, causando non pochi danni. La situazione, al Nord, non è destinata a migliorare almeno fino al prossimo weekend. Nelle prossime ore, le perturbazioni interesseranno anche le zone pianeggianti e il bel tempo si rivedrà solo nel primo fine settimana di agosto.