Isola del cinema. Venerdì 31 agosto alle 20:30 sarà protagonista ne “L’Isola del Cinema”, rassegna cinematografica che da 24 anni anima l’Isola Tiberina di Roma, “L’Isola Green – Geotermia sull’Isola Tiberina”, manifestazione cinematografica e occasione di riflessione sulle prospettive dell’impiego delle energie rinnovabili, condotta dal divulgatore green Patrizio Roversi.
A 200 anni dall’inizio del primo sfruttamento industriale della geotermia avviata dal Conte Francesco De Larderel nella regione intorno al Monte Amiata, oggi questa fonte rinnovabile oltre al calore consente anche la produzione di energia elettrica ed è alla base di iniziative commerciali, scientifiche, culturali e turistiche. Elementi che oggi costituiscono la composita identità delle “terre dal cuore caldo”. Questa realtà produttiva italiana, più unica che rara, Venerdì 31 agosto, alle 20:30 sarà protagonista ne “L’Isola del Cinema”, rassegna cinematografica che da 24 anni anima l’Isola Tiberina di Roma, che per l’occasione diverrà “L’Isola Green – Geotermia sull’Isola Tiberina”: manifestazione cinematografica e occasione di riflessione sulle prospettive dell’impiego delle energie rinnovabili, condotta dal divulgatore green Patrizio Roversi con studiosi testimoni e degustazioni di prodotti provenienti dall’area geotermica dell’Amiata.
Al centro della serata d’incontri, testimonianze e dibattiti, vi saranno le proiezioni di due filmati inediti:
-Il cortometraggio “Earth Generation” prodotto da Floramiata con la regia di Pierpaolo Camilli; una storia esemplare con protagonista il lavoro nella regione dell’Amiata dove centinaia di minatori all’improvviso persero l’occupazione a seguito della chiusura dei centri minerari di estrazione del mercurio, ritrovandolo solo grazie all’uso intelligente della geotermia che ha permesso di dare vita ad una delle più grandi aziende floricole italiane. In tale azienda infatti oggi gli ex minatori sono reimpiegati come floricoltori. Una vicenda esemplare dunque della transizione dall’economia di sfruttamento del suolo ad attività sostenibili, in armonia con la natura.
“Earth Generation” racconta in maniera avvincente l’evoluzione dell’utilizzo della fonte geotermica del Monte Amiata. Il filmato, attraverso le testimonianze di ex minatori, di tecnici e con le suggestive immagini dei siti minerari e delle serre, ripercorre la storia che agli inizi del secolo scorso, coinvolse val D’Orcia in una rinascita economica grazie all’estrazione del cinabro e la distillazione mercurio. Successivamente, purtroppo, si scoprì che tale attività mineraria comportava un’inaccettabile ricaduta sull’ambiente e sulla salute. Da qui la chiusura delle miniere e i progetti di utilizzare lo stesso vapore geotermico che dette origine ai depositi metalliferi, per produrre energia elettrica e termica per riscaldare le serre dove coltivare piante ornamentali.
Iniziativa che ha avuto successo e ha offerto lavoro agli ex minatori e nuove opportunità di sviluppo per tutta la valle. Il processo è semplice ed efficace: il vapore residuo della centrale elettrica, invece di essere disperso, consente la messa in opera di un processo a ciclo chiuso, dove114 milioni di kWh di energia geotermica provenienti dal cuore della terra, scambiano la loro forza vitale permettendo alle piante di crescere perfettamente senza alterare l’ambiente e risparmiando annualmente il consumo di 9.570 tonnellate di gasolio che avrebbero comportato l’emissione di 30.491 tonnellate di CO2.
-Il docufilm “Energia libera tutti” prodotto da Co.Svi.G (Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche) ed Enel Green Power con la regia di Bruno Santini e Leonardo Scucchi documenta l’attuale, promettente, sviluppo economico nella stessa regione dell’Amiata, dove la geotermia, fonte inesauribile di energia pulita, sia alla base di imprese verdi che utilizzano il calore geotermico nella trasformazione dei prodotti agricoli, nell’artigianato, nella ricerca e in tanti altri campi d’interesse strategico. In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali geotermoelettriche, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. Gli oltre 6 miliardi di KWh prodotti in Toscana, oltre a soddisfare più del 30% del fabbisogno energetico regionale, forniscono calore utile a riscaldare più di 10 mila utenti residenziali e aziende della filiera agroalimentare, floricola e dell’agriturismo.
Floramiata è uno dei principali utilizzatori della filiera florovivaistica di energia geotermica che utilizza quindici miliardi di calorie all’anno a valle della produzione dell’energia elettrica, per riscaldare oltre 27 ettari di serre in cui occupa oltre 100 dipendenti, per coltivare 3 milioni di pianate ornamentali in vaso di origine tropicale. Un progetto virtuoso che iniziato 30 anni fa costituisce ancora oggi un attività economicamente ed ecologicamente sostenibile in armonia con la natura. Durante la serata del 31 agosto all’Isola Tiberina la Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili – fondata da Co.Svi.G., Fondazione SlowFood – offrirà i prodotti della filiera geotermica, presentando il Menù Geotermico che comprende ottimi formaggi della tradizione locale, salumi e verdure, annaffiati dalla birra artigianale prodotta a Sasso Pisano.