La cittadina evacuata nuovamente nella notte dopo alcune scosse di terremoto, la lava ha già raggiunto alcune case.
Torna prepotentemente l’allarme in Islanda per un’eruzione vulcanica nella stessa zona di quella del dicembre scorso. La penisola di Reykjanes, da questa mattina, è interessata da un nuovo stato d’emergenza dopo che alcune scosse di terremoto, avvenute nella serata di sabato 13 gennaio, avevano fatto presagire il peggio.
Immediata, nella notte, l’evacuazione della piccola città di Grindavik, già evacuata nello scorso dicembre proprio per il timore dell’eruzione vulcanica. Nel suolo si è aperta una crepa, ancora in continua espansione, e la lava ha iniziato ad avanzare velocemente verso il villaggio di pescatori, nuovamente disabitato. Nel primo pomeriggio, poi, la lava ha raggiunto le case situate più a Nord.
Perfino gli esperti sono rimasti spiazzati dalla velocità con cui è avvenuta l’eruzione. Il vulcanologo Dorvaldur Dordarson ha spiegato che, vista la natura della nuova eruzione, è probabile che a Grindavik si formino diverse, nuove fessure vulcaniche.
La cittadina era già stata evacuata nello scorso novembre, quando un’impressionante serie di terremoti aveva colpito la zona, in attesa che arrivasse l’eruzione, verificatasi poi il 18 dicembre scorso. Gli abitanti, poi, avevano potuto far ritorno nelle loro case, ma solo temporaneamente proprio perché l’emergenza non poteva essere considerata cessata.