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Iran: “Abolita la polizia morale”. Ma è solo un annuncio

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La decisione delle autorità di Teheran dopo mesi di proteste in seguito alla morte di Mahsa Amini. Ma come stanno le cose?

L’Iran ha davvero abolito la polizia morale? L’annuncio era arrivato dal procuratore generale iraniano, Mohammad Jafar Montazeri, dopo mesi di proteste in seguito alla morte di Mahsa Amini. La 22enne iraniana era stata arrestata proprio da agenti della polizia morale, per non aver indossato correttamente l’hijab, il velo islamico, ed era morta in circostanze mai chiarite durante la detenzione.

L’annuncio

La polizia morale non ha nulla a che fare con la magistratura ed è stata abolita da chi l’ha creata” – aveva spiegato il procuratore generale nella città santa di Qom – “I recenti incidenti hanno portato l’apparato della sicurezza a cercare una soluzione prudente a questo problema. Il Parlamento sta lavorando ad una modifica della legge sull’uso obbligatorio dell’hijab“.

L’Iran e la polizia morale

Le parole di Mohammad Jafar Montazeri non sono però state confermate ufficialmente da altri esponenti del regime di Teheran. Che probabilmente ha tentato di sondare il terreno per testare le reazioni della popolazione. L’abolizione della polizia morale, istituita nel 2005 sotto la presidenza di Mahmoud Ahmadinejad, non spetta al procuratore generale iraniano, ed è l’obiettivo dichiarato delle proteste scoppiate in seguito alla morte di Mahsa Amini. I manifestanti, però, con il passare dei giorni e delle settimane hanno chiesto anche il rovesciamento del regime di Teheran, quindi le parole di Montazeri potrebbero essere un tentativo di concessione, seppur parziale, che le autorità potrebbero fare nella speranza di ristabilire l’ordine in Iran. Intanto, però, anche a causa dei disordini scoppiati ormai da quasi tre mesi, la polizia morale viene impiegata sempre meno nelle città iraniane.

Cosa potrebbe cambiare? 

Va detto anche, come spiega Il Post, che la Costituzione iraniana approvata dalla Rivoluzione del 1979 viene attuata in maniera flessibile. Lo aveva ricordato anche il presidente iraniano Ebrahim Raisi e lo dimostra la storia degli ultimi anni: le regole sulla morale e il decoro vengono generalmente allentate quando al Governo ci sono i riformatori e applicate in modo più restrittivo quando al potere salgono i conservatori. Ed è il caso di quanto accaduto con l’ultraconservatore Raisi.
I manifestanti credono molto poco alle possibili concessioni da parte del regime. Anche se dovesse essere abolita la polizia morale, il velo rimarrà obbligatorio e imposto in maniera indiretta: le donne che non lo indossano potrebbero non essere arrestate, ma rischierebbero comunque di subire conseguenze come l’esclusione da scuole e università. E lo dimostra anche il fatto che Montazeri non ha minimamente accennato ad una riforma dei tribunali religiosi, che resteranno perfettamente operativi.

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