Intelligenza artificiale, uno strumento utile per il futuro o un pericolo da cui guardarsi? A questa domanda si cerca di dare una risposta nel nuovo speciale di Teleambiente con un focus particolare sull’intelligenza artificiale e i minori
Dapprima con i social media e poi con ChatGPT, ossia il chatbot realizzato, sviluppato da OpenAI, il rischio è che i bambini e i ragazzi siano eccessivamente esposti a questi strumenti e soprattutto che senza un’adeguata formazione possano incappare nei pericoli della rete. Le nuove tecnologie non devono però essere demonizzate, devono invece essere utilizzate come supporto e dunque è fondamentale la formazione ma, cosa più importante, bisogna dare delle regole precise.
La sfida del nostro tempo
“L’intelligenza artificiale è forse la sfida del nostro tempo. Abbiamo una norma a livello europeo e proprio in queste ore il Senato siamo alle prese con il disegno di legge 1146 che è il primo atto normativo italiano da questo punto di vista. È una sfida importante ma io sono ottimista, perché penso che ci si debba confrontare con il cambiamento e la modernizzazione senza paura ma è importantissimo che in questa sfida si tenga l’uomo al centro” ha dichiarato ai microfoni di TeleAmbiente il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Intelligenza artificiale nelle scuole
Si discute molto dell’ingresso dell’intelligenza artificiale nelle scuole italiane. In alcuni istituti d’Italia sono anche partite le prime sperimentazioni e il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha però sottolineato l’importanza della formazione dei docenti che devono poter utilizzare l’intelligenza artificiale come supporto. Tuttavia questo strumento, ha ribadito il ministro, non può andare a sostituire la figura dell’insegnante ma può costituire appunto uno strumento di accostamento alla didattica.
Il commento dell’AGID
“Come tutte le tecnologie vanno governate, non c’è un rischio assoluto, dipende dal caso d’uso – ha detto Mario Nobile, Direttore AGID – Oggi questi strumenti possono essere formidabili per migliorare le prestazioni dell’essere umano, quindi vediamo l’opportunità e non il rischio. Chiaramente, come tutte le tecnologie, se usiamo male un coltello ci tagliamo“. L’AGID ha già fornito decaloghi e guida per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei luoghi educativi. Inoltre sono previste nuove linee guida che si focalizzeranno su adozione, sviluppo e procurement.
Rischio “impigrimento” e abbandono educativo
Secondo Sergio Cutrona, Presidente del Tribunale dei minorenni delle Marche c’è “La tendenza degli esseri umani e ancora di più dei ragazzi a evitare la fatica, a farsi sostituire dall’intelligenza artificiale. Io vedo che i ragazzi oggigiorno utilizzano le chatbot che peraltro sono state create per altro scopo, magari per farsi fare i compiti. Vedo anche un pericolo di impigrimento perché se noi ci rivolgiamo all’intelligenza artificiale per farci sostituire nei nostri compiti, presto la società non avrà più bisogno di noi perché potrà utilizzare l’intelligenza artificiale al posto nostro“.
Formazione e opportunità occupazionali
La formazione rimane dunque cruciale, anche perché le nuove generazioni sono nativi digitali e dunque sono perfettamente in grado di gestire e di conoscere questi strumenti innovativi. Rimane dunque essenziale una guida che richiami alla responsabilità, come ha spiegato la giornalista e scrittrice Claudia Conte: “La formazione già a partire dalle scuole è importantissima, anche per dare poi nel tempo opportunità in termini occupazionali ai ragazzi, perché è ovvio che i mestieri cambieranno.
L’importanza delle discipline STEM
“Il mondo del lavoro è in profondo mutamento, ci sono mestieri che non esisteranno più e ce ne saranno altri, perché per gestire l’intelligenza artificiale c’è bisogno di persone esperte, soprattutto nelle materie STEM, Science, Technology, Economics, Mathematics. Quindi siamo di fronte a questa rivoluzione, dobbiamo esserne consapevoli, responsabili” ha proseguito Claudia Conte, sottolineando anche il ruolo che le donne possono avere nelle discipline STEM.