L’American Lung Association ha rilasciato il suo report annuale State of the Air, dove afferma che il 45,8% degli americani è esposto ad aria malsana.
Secondo l’ultimo report dell’American Lung Association circa 150 milioni di americani vivono esposti ad aria insalubre, un numero in aumento rispetto agli anni precedenti.
#DYK? Nearly half of Americans (45.8%) lived in counties that had unhealthy ozone or particle pollution in 2016-2018. https://t.co/viZps4WKx3 pic.twitter.com/VRgYbrJg51
— lungassociation (@LungAssociation) April 21, 2020
L’ associazione ha rilasciato il suo 21° report annuale State of the Air, che utilizza i dati sulla qualità dell’aria raccolti dal governo federale, dagli stati e dai governi locali del triennio 2016-2018 per mappare la qualità dell’aria negli Stati Uniti e confrontarla con gli anni precedenti. Il numero di persone esposte ad aria insalubre è di 150 milioni, circa il 45.8% della popolazione, un numero in aumento rispetto ai 141.1 milioni del report del 2019 e i 133.9 del 2018. “Le temperature elevate rendono più difficile migliorare la qualità dell’aria” ha spiegato Paul Billings di American Lung Association “Quello che possiamo vedere è un aumento del numero di persone che respirano aria malsana rispetto agli altri anni. E crediamo che questo dipenda dai cambiamenti climatici e dalla mancata applicazione del Clean Air Act da parte dell’EPA. Questo dimostra che non possiamo dare per scontata la qualità dell’aria e che i cambiamenti climatici stanno rendendo più difficile migliorarla, mettendo a rischio la salute dei cittadini americani”.
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L’ Environmental Protection Agency, ha definito il report come “pessimistico” e la metodologia utilizzata come “problematica”, perché non prende in considerazione le sfide che le città e gli stati devono affrontare e non riconosce i progressi fatti nel corso degli anni. “Il metodo utilizzato dall’EPA per determinare la qualità dell’aria, che si basa sul Clean Air Act e gli ultimi progressi scientifici, mostra continui miglioramenti negli ultimi anni e per il futuro”. L’agenzia stima che nonostante i continui miglioramenti nella qualità dell’aria, sono 137 milioni gli americani che nel 2018 vivevano in aree con un inquinamento superiore ai livelli legali. Tre delle città con la peggior qualità dell’aria secondo il report si trovano in California, principalmente a causa dei devastanti incendi degli ultimi anni e dell’aumento delle temperature, entrambi alimentati dai cambiamenti climatici.
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La National Oceanic and Atmospheric Administration stima che il 2020 sarà tra i primi 10 anni più caldi della storia, forse anche tra i primi 5. E secondo Billings il report dimostra che stiamo già vedendo gli effetti dei cambiamenti climatici: “I cambiamenti climatici creano le condizioni per la formazione sia dell’inquinamento da ozono che di quello da particolato sottile e rendono la lotta all’ inquinamento ancora più difficile. Stiamo vedendo prove chiare dell’impatto dei cambiamenti climatici, con più americani esposti a più inquinamento su più giorni a causa delle conseguenze di un pianeta che si sta riscaldando”.