Inquinamento. Un documento firmato da esperti di 27 accademie scientifiche di tutto il mondo ha confermato che il continuo riscaldamento globale sta già causando peggioramenti nella salute delle persone e c’è il rischio che questa situazione possa seriamente peggiorare in futuro.
Con l’aumento delle condizioni climatiche estreme aumenteranno anche le vittime di ondate di calore (vedi i casi recenti dell’Australia o dell’ India) o delle inondazioni, ma ci saranno anche gravi effetti indiretti, dall’incremento delle zanzare portatrici di malattie ad un peggioramento della salute mentale.
“Ci sono situazioni che vediamo in questo momento e altre che si affacceranno entro un secolo, tutte legate al cambiamento climatico che ricordiamo, è stato classificato come una delle minacce più serie alla salute umana” , ha spiegato il professor Sir Andrew Haines, uno dei coautori del documento per il Concilio Europeo Scientifico delle Accademie Scientifiche (EASAC).
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Il report, però, fa anche notare riducendo le emissioni di carbonio, principalmente diminuiscono di molto le oltre 350mila morti ogni anno in Europa causate da inquinamento dell’aria dovuto alla produzione di carburante fossile.
Il Direttore Generale del World Health Organization, Tedros Adhanom Ghebreyesus, già a novembre aveva dichiarato: “Non possiamo ritardare ancora di più le azioni atte a risolvere il problema del cambiamento climatico. Non possiamo vagare senza obiettivo un minuto di più”. A dicembre un report del WHO scriveva che “contrastare la crisi climatica salverebbe almeno un milione di vite l’anno“.
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Nel nuovo report dell’ EASAC “L’imperativo di agire sul clima per proteggere la salute umana In Europa”, ha confermato le prove scientifiche degli effetti del riscaldamento globale sulla salute umana. Le condizioni climatiche estreme, come le onde di calore, le siccità e le inondazioni, hanno impatti a breve termine ma colpiscono le popolazioni anche a lungo termine. “Effetti di questi eventi sulla salute mentale includono disordini da stress post-traumatico, ansia, abuso di sostanze e depressione” dichiara il documento.
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Gli scienziati sono anche preoccupati dagli effetti del clima estremo sulla produzione di cibo, con studi che mostrano un taglio tra il 5% e il 25% sulle rese delle colture di base delle regioni Mediterranee nelle prossime decadi. Il report indica anche che piccole riduzioni nel consumo di carne possono portare a significativi tagli delle emissioni di carbonio, oltre a benefici diretti per la salute.
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Il documento anticipa anche la possibile diffusione di malattie infettive in Europa, causate dall’aumento di temperatura e dall’aumento della propagazione delle zanzare che trasmettono la febbre dengue, e delle zecche che causano la malattia di Lyme. Aumenta anche il rischio di avvelenamento del cibo a causa di batteri come la salmonella che preferiscono condizioni climatiche più calde.
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“Stiamo esponendo la popolazione mondiale a enormi cambiamenti climatici e la preoccupazione principale è che ci stiamo muovendo in territori inesplorati” , ha dichiarato il professor Haines, docente di Salute Pubblica e Cambiamento Ambientale della London School of Hygiene and Tropical Medicine. “Stiamo sottoponendo i più giovani e le generazioni future a questi crescenti rischi per la salute per molte centinaia di anni a venire, se non millenni. Dobbiamo provare a ridurre gli effetti e soprattutto muoversi verso una economia a basso uso di fossili”.
Le emissioni da fossili sono ancora in aumento e gli scienziati continuano a sottolineare come “tagli rapidi e profondi sononecessari” per limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C sopra il livello pre industriale, “per evitare conseguenze ancora peggiori”.