Un’importante quantità di pezzi di plastica si è riversata nelle ultime settimane sulle spiagge del sud pontino, in particolare a Formia e Gaeta: 4000 rotelle di plastica nere. Presentato dall’associazione “Un’altra città” un esposto un esposto in Procura chiedendo una indagine che chiarisca la provenienza del materiale.
Quattromila rotelle di plastica nera spiaggiate sugli arenili tra Formia e Gaeta. Un episodio di inquinamento che ha spinto l’associazione Un’altra città a presentare nei giorni scorsi un esposto/denuncia alla Procura della Repubblica di Cassino e di Latina “affinché’ vengano accertate eventuali responsabilità“.
I ritrovamenti dei cilindri di plastica sono avvenuti in un tratto di circa 21 Km, all’interno dei comuni di Formia (spiagge di Gianola-Sant’Janni e Vindicio) e di Gaeta (Gaeta medioevale, spiagge di Serapo e sant’Agostino) dal mese di gennaio ad oggi.
Secondo l’associazione “sembra più che plausibile che si sia verificata una fuoriuscita di questi cilindri da uno o più depuratori presenti in prossimità di corsi d’acqua”. “Il nostro Golfo dal 2010 è stato identificato come Area Sensibile, con vincoli e limiti a tutela delle acque e l’inquinamento da rifiuti provoca danni agli organismi marini a causa dell’ingestione o intrappolamento, come il ritrovamento di tartarughe morte marine sia a Formia sia a Gaeta –aggiunge l’associazione- Tutto ciò ci ha spinto a chiedere alle autorità competenti di appurate le ragioni di questo sversamento in mare, verificare le responsabilità’̀ di un eventuale inquinamento all’ambiente e al mare“
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La denuncia arriva anche dall’ex sindaco di Formia, Paola Villa, che ha documentato il tutto sulla sua pagina Facebook.
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