Salute umana, acidificazione degli oceani, clima, perdita di biodiversità: l’impatto della plastica non c’è solo quando si trasforma in rifiuto.
L’ultimo – decisivo – incontro dell’UNEP (INC-5) a Busan, in Corea del Sud, si sta avvicinando e gli scienziati lanciano l’ennesimo allarme sull’inquinamento da plastica. Questa volta però, vengono presi in considerazione ed evidenziati tutti i danni provocati da questo materiale, non solo quelli relativi alla dispersione dei rifiuti.
Ogni anno vengono prodotte oltre 500 milioni di tonnellate di plastica, ma solo il 9% viene riciclato a livello globale. Il resto finisce in discarica, bruciato o disperso nell’ambiente. Spesso poi, la plastica si degrada al punto da dividersi in minuscole particelle: le microplastiche. Questi frammenti ormai si trovano ovunque, dalla cima dell’Everest alle profondità degli oceani.
Gli autori di questo studio, condotto dallo Stockholm Resilience Centre, hanno esaminato la letteratura scientifica e le crescenti prove sui danni dell’inquinamento da plastica, non solo sull’ambiente ma anche sulla salute e sul benessere umano. Il documento è un invito a considerare la complessità delle materie plastiche, che non sono così inerti ed innocue come molti potrebbero pensare.
“Per trovare soluzioni, è necessario considerare l’intero ciclo di vita della plastica, a partire dall’estrazione del combustibile fossile e dalla produzione primaria del polimero plastico”, afferma l’autrice principale dell’articolo, Patricia Villarrubia-Gómez.
La plastica si compone infatti di numerose sostanze chimiche, tra cui inquinanti eterni e interferenti endocrini, e i loro impatti si verificano durante l’intero ciclo di vita del materiale, non solo quando diventa rifiuto.
“La plastica è spesso vista come qualcosa che semplifica la nostra vita e che può essere ‘facilmente ripulita’ una volta che diventa rifiuto. Ma questo è ben lontano dalla realtà. La maggior parte della plastica è composta da migliaia di sostanze chimiche diverse. Molte di esse, come gli interferenti endocrini e le sostanze chimiche eterne, sono tossiche e dannose per gli ecosistemi e la salute umana”, spiega Villarrubia-Gómez.
Inquinamento da plastica, peggiora gli impatti su tutti i confini del pianeta
L’impatto della plastica si estende al clima, alla perdita di biodiversità, all’acidificazione degli oceani, all’uso dell’acqua dolce, alterando i processi dell’intero sistema Terra.
Plastic pollution worsens impacts on all planetary boundaries, from climate change to biodiversity loss.
As the final Plastics Treaty negotiations near, researchers urge leaders to address plastics’ full life cycle, not just waste management.
Learn more: https://t.co/4RzS5HiQqI pic.twitter.com/sAVDkowZKn
— Stockholm Resilience Centre (@sthlmresilience) November 8, 2024
Gli scienziati dunque, esortano i delegati al summit ONU a considerare la totalità dei problemi causati dalla plastica, smettendo di trattarla solo in relazione all’inquinamento provocato dai rifiuti.
Dimostrando il legame tra la plastica e gli effetti negativi che ha sul Pianeta lungo tutto il suo ciclo di vita, la speranza è che durante i negoziati, che inizieranno il prossimo 25 novembre, si giunga ad un Trattato con soluzioni concrete per proteggere la Terra e gli esseri umani.