Home Attualità Inquinamento luminoso e Alzheimer, uno studio Usa lega i due fattori

Inquinamento luminoso e Alzheimer, uno studio Usa lega i due fattori

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Il rischio di sviluppare l’Alzheimer sotto i 65 anni aumenta nei luoghi in cui si è esposti, specialmente di notte, alla luce artificiale.

A sostenerlo è uno studio della Rush University dell’Illinois. Lo studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Neuroscience mostra una correlazione, non una relazione di causa ed effetto, tra vivere in luoghi degli Stati Uniti con forte inquinamento luminoso e lo sviluppo della malattia.

Grazie alla elaborazione dei dati satellitari è stato possibile tracciare una mappa dei luoghi degli States maggiormente interessati da tale forma di inquinamento. Tali numeri comprati con quelli dei casi di Alzheimer hanno mostrato una correlazione tra questi due fattori. Un dato preoccupante se si pensa che chiunque viva in città è esposto a questo tipo di inquinamento, con intensità diverse a seconda dalla vicinanza al centro cittadino.

Stati come la Florida, la California e il Connecticut hanno un numero di inquinamento luminoso e di malati superiore a stati come il Vermont, l’Oregon o il Montana che registrano meno inquinamento e meno casi di Alzheimer.

L’esposizione alla luce di notte può modificare il ritmo circadiano favorendo così l’infiammazione e rendendo la persona più vulnerabile alle malattie. Lo studio indica ancora una volta il possibile legame tra la malattia e fattori ambientali. L’esposizione all’inquinamento luminoso è legata anche allo sviluppo di depressione, cancro, ansia e obesità.

Il consiglio dei ricercatori è di ridurre l’esposizione alla luce di notte utilizzando delle tende oscuranti o indossando delle maschere per dormire.

Un problema quello delle luci notturne sollevato anche dagli ambientalisti statunitensi che lo considerano “Un grossolano spreco di energia e un impatto diretto sulla natura”.  Secondo il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, l’illuminazione esterna negli States consuma abbastanza energia da alimentare 35 milioni di case per un anno. Tra le vittime dell’inquinamento luminoso poi, ci sono anche gli uccelli, attirati dalle luci della metropoli: “New York si trova lungo una rotta migratoria utilizzata da milioni di uccelli ogni anno”, ha spiegato all’AFP Dustin Partridge, responsabile di New York City Audubon, un’associazione per la protezione degli uccelli. Per risolvere il problema, nel 2021 New York ha approvato una legge che impone a tutti gli edifici di proprietà della città di spegnere le luci non essenziali dalle 23 alle 6 del mattino durante le migrazioni primaverili e autunnali. Ma sono solo una piccola percentuale di tutti gli edifici.

Anche nel nostro paese l’inquinamento luminoso è presente, tanto che nel mese di agosto è diventato difficile vedere le stelle cadenti