Influenza stagionale e virus respiratori: preoccupa il rientro a scuola di oltre 7 milioni di studenti dopo le lunghe vacanze di Natale. Inoltre il picco dei contagi non è ancora stato raggiunto
Sale la preoccupazione del diffondersi dell’influenza stagionale per il rientro a scuola. Le lunghe vacanze di Natale sono terminate e oggi è stato il giorno del rientro a scuola di circa 7 milioni di studenti, ma con il rientro a scuola ritorna la preoccupazione per il diffondersi dell’influenza e altri virus. Ogni inverno, d’altronde, l’influenza e i virus respiratori colpiscono adulti e bambini, ma quest’anno a preoccupare ulteriormente è il fatto che non è ancora stato registrato il picco dei contagi. Si teme dunque che questo picco possa coincidere con l’inizio della scuola.
I consigli degli esperti sull’influenza
Tra i consigli maggiormente forniti dagli esperti c’è quello di non mandare i figli a scuola alla comparsa dei primi sintomi e, anche dopo essere stati a casa a riposo per qualche giorno, al momento del rientro in classe sarebbe opportuno indossare la mascherina qualora ci sia ancora una lieve tosse o raffreddore. Altro consiglio importante, che i medici forniscono sempre, è quello di arieggiare spesso le aule, in modo da impedire la diffusione di virus nei luoghi chiusi in particolare in presenza di classi affollate, come quelle che spesso si trovano nelle scuole italiane.
Il problema delle aule gelide
Uno dei problemi che maggiormente attanaglia le scuole italiane e che può causare il diffondersi dell’influenza tra gli studenti, sono le aule gelide a causa del riscaldamento fuori uso. A inizio dicembre era stata pubblicata una nuova indagine del portale Skuola.net, che aveva coinvolto circa 1800 studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado. L’indagine aveva rilevato che circa due studenti su tre avvertono disagio termico in classe, con il 35% che lo definiva “quasi insopportabile”. Questo aveva portato a proteste generalizzate di studenti e genitori e, soprattutto, rimedi casalinghi per far fronte al freddo, come l’utilizzo di plaid e coperte in classe, stufette o l’indossare cappotti e giacche anche durante lo svolgimento delle lezioni.
La “sindrome da rientro”
Oltre alle preoccupazioni per la salute e l’influenza, c’è anche la cosiddetta “sindrome da rientro” ossia l’ansia che gli studenti possono sperimentare dopo essere stati a lungo lontano dalla scola. Per questo la SIP – Società Italiana di Pediatria ha fornito alcuni consigli utili per i genitori:
- Abituarsi in maniera graduale: tornare alla vita di tutti i giorni in maniera graduale, in modo da riabituarsi al ritmo. Per esempio limitare televisione e device tecnologici
- Abitudini alimentari: per i dolci avanzati dalle feste è bene essere graduali, senza fare troppe concessioni.
- Il sonno: andare a letto presto per tornare a svegliarsi presto la mattina e recuperare così il corretto ritmo sonno-veglia
- Colazione: il quarto suggerimento è quello di fare colazione tuti insieme al mattino, per favorire le relazioni familiari
- Amici: ultimo consiglio è quello di riprendere gli incontri con gli amici, scambiarsi le proprie esperienze sulle vacanze, in modo da ritrovare la stabilità e il divertimento quotidiano.
Il rinvio delle iscrizioni
In questo contesto del rientro scolastico e dell’allarme influenza, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato, nei giorni scorsi, uno slittamento del termine per poter inviare le iscrizioni dei figli all’anno scolastico 2025/2026. IL Ministero ha infatti comunicato che è stata rideterminata la finestra temporale per le iscrizioni al prossimo anno scolastico. Le domande potranno essere inoltrate dalle ore 8:00 del 21 gennaio 2025 alle ore 20:00 del 10 febbraio 2025. La motivazione, si legge nella nota del Ministero, è quella di garantire una più approfondita attività di orientamento e consentire alle famiglie di effettuare una scelta ponderata e consapevole.