Secondo L’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, in una sola settimana, dal 20 al 26 gennaio, i casi di influenza sono aumentati di oltre 1 milione di unità.
L’influenza stagionale continua a preoccupare. L’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, ha reso noto un preoccupante incremento dei casi di sindromi simil-influenzali nel corso della quarta settimana del 2025 (dal 20 al 26 gennaio).
Secondo il rapporto RespiVirNet (il sistema nazionale di sorveglianza integrata delle infezioni respiratorie acute, gestito dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con le Regioni, i medici sentinella e i laboratori di riferimento), l’incidenza ha raggiunto 17,3 casi per mille assistiti, superando la soglia di “alta” intensità e registrando oltre 1 milione di casi stimati in Italia solo in questo arco di tempo.
Influenza, quali sono le fasce d’eta più interessate
Nel dettaglio, sono stati stimati circa 1.021.000 casi di influenza rapportati all’intera popolazione italiana, portando a un totale cumulato di circa 8.810.000 casi dall’inizio della sorveglianza.
L’aumento è particolarmente marcato tra i bambini, in cui la fascia d’età sotto i cinque anni ha raggiunto un’incidenza di 43,6 casi per mille assistiti, rispetto a 34,8 della settimana precedente.
Nei giovani adulti e negli anziani, invece, i dati sull’influenza risultano stabili, mentre il trend in aumento riguarda esclusivamente le fasce pediatriche.
Le regioni maggiormente interessate da questo aumento includono Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, Puglia e Sardegna. Va notato che Basilicata e Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica per questo periodo.
Influenza, bambini e scuola
Quando si parla di bambini in età scolare, la preoccupazione dei genitori spesso riguarda il modo di agire rispetto alla presenza dei piccoli e delle piccole a scuola.
Ma gli esperti consigliano di non mandare i figli a scuola alla comparsa dei primi sintomi e, anche dopo essere stati a casa a riposo per qualche giorno, al momento del rientro in classe sarebbe opportuno indossare la mascherina qualora ci sia ancora una lieve tosse o raffreddore.
Altro consiglio importante, che i medici forniscono sempre, è quello di arieggiare spesso le aule, in modo da impedire la diffusione di virus nei luoghi chiusi in particolare in presenza di classi affollate, come quelle che spesso si trovano nelle scuole italiane.