Il ciclone Amphan ha colpito lo stato del Bengala Occidentale in India, causando la morte di 102 persone e 13 miliardi di dollari di danni ai raccolti. In Bangladesh l’ammontare dei danni è di circa 130 milioni ma questo valore potrebbe aumentare.
Il potente ciclone Amphan, che ha colpito lo Stato del Bengala Occidentale in India, ha causato oltre 13 miliardi di dollari di danni alle infrastrutture e ai raccolti. I danni nel vicino Stato del Bangladesh, anch’esso sulla rotta del ciclone, ammontano a circa 130 milioni di dollari ma secondo le autorità questo valore potrebbe aumentare.
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102 persone sono morte a causa del ciclone, il più forte da decenni, principalmente a causa del collasso di case e reti elettriche. Tre milioni di persone sono state evacuate prima dell’arrivo del ciclone, una soluzione che ha evitato che il numero dei decessi fosse più alto. Il ciclone ha colpito più di 13 milioni di persone, alcune delle quali hanno perso case, raccolti e terreni, e ha distrutto oltre 1.5 milioni di abitazioni.
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A North 24 Parganas, un distretto nel sud dello Stato, 700 villaggi sono stati sommersi dall’acqua e 80,000 persone hanno perso la propria casa. Centinaia di migliaia di persone si trovano nei campi profughi, dove si teme che il sovraffollamento possa portare alla nascita di nuovi focolai di coronavirus. A Kolkata, la capitale dello Stato, le autorità hanno faticato a rimuovere i detriti dalle strade e gli alberi caduti a causa del ciclone, che ha colpito la città per ore con una velocità di 133 km/h.
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Il ciclone ha distrutto anche le fattorie sulla costa del Bangladesh, danneggiando ulteriormente delle aree già a forte rischio povertà. “Le comunità hanno bisogno di supporto ora che mancano le risorse essenziali come il cibo e l’acqua e i materiali per ricostruire le abitazioni” ha spiegato Farah Kabir di ActionAid Bangladesh.