Home Attualità Incendio a Torre Spaccata, come stanno gli operatori feriti

Incendio a Torre Spaccata, come stanno gli operatori feriti

incendio torre spaccata feriti

Due di loro sono già stati sottoposti a intervento chirurgico, gli altri due saranno operati in queste ore.

La prognosi resta riservata, le condizioni di salute ancora molto gravi ed è ancora presto per dichiararli fuori pericolo. Ma per i quattro operatori rimasti gravemente ustionati nel tentativo di domare l’incendio a Torre Spaccata dello scorso 21 agosto, si registra un lieve miglioramento. Lo rendono noto non solo i sanitari dell’ospedale Sant’Eugenio, dove il caposquadra dei vigili del fuoco e i tre operatori della Protezione Civile sono ricoverati nel Centro Grandi Ustionati, ma anche importanti esponenti istituzionali che sono andati ad esprimere la loro vicinanza.

Due dei pazienti ricoverati sono già stati operati sabato scorso, per gli altri due invece saranno sottoposti ad un intervento in queste ore. Occorre, tramite pelle da donatori, ricostruire gran parte del tessuto epidermico. “La situazione è stabile e la prognosi ancora riservata, ma per un paio di loro osserviamo un piccolo miglioramento” – ha spiegato Massimo Carlini, capo dipartimento di Chirurgia del Sant’Eugenio – “Ci vuole pazienza, oltre alle ustioni i quattro pazienti hanno riportato danni ai polmoni per via del calore estremo e per l’inalazione di fumi“.

Al Sant’Eugenio, nella giornata di lunedì, è arrivato anche Nello Musumeci. “Ho voluto ringraziare il personale sanitario per l’impegno che sta profondendo e ho ribadito la vicinanza mia e del governo ai familiari dei feriti, condividendone la comprensibile apprensione ma anche l’auspicio di una pronta guarigione dei loro cari“, ha spiegato il ministro per la Protezione Civile.
Presente anche l’assessore al Bilancio e all’Agricoltura della Regione Lazio, Giancarlo Righini, accompagnato dal direttore regionale della Protezione Civile, Massimo La Pietra. “Siamo qui anche su invito del presidente Francesco Rocca per testimoniare la vicinanza e l’attenzione della Regione verso i pazienti e i loro familiari. Dopo un colloquio con il personale sanitario, che non smetteremo mai di ringraziare per lo straordinario lavoro che stanno facendo, abbiamo appreso che per tutti e quattro la prognosi resta riservata anche se c’è stato un lieve miglioramento. Questa notizia ci conforta e ci rincuora” – ha spiegato Righini – “Abbiamo anche avuto modo di scambiare una battuta con il vigile del fuoco, Marco, e con uno dei tre volontari della Protezione Civile, Andrea: è stato un momento molto toccante. Continueremo a seguire costantemente lo stato di salute e torneremo di nuovo al Sant’Eugenio in settimana per verificare l’esito delle cure e degli interventi chirurgici programmati nei prossimi giorni“.

Sono tre uomini e una donna gli operatori rimasti gravemente feriti mercoledì scorso mentre cercavano di domare le fiamme divampate nel pratone tra Torre Spaccata e Cinecittà. Il più grave è Marco Mariotti, 52enne caposquadra dei vigili del fuoco, di Frascati: ha ustioni di secondo e terzo grado sul 54% del corpo. Critiche anche le condizioni di Francesco Pallone, 33enne volontario dell’associazione Giannino Caria, che ha ustioni sul 34% del corpo. Al Sant’Eugenio sono ricoverati anche altri due volontari impegnati nelle attività di Protezione Civile: Cristina Ciampanella, 38 anni, è stata subita sedata e intubata per le esalazioni del fumo e ha ustioni sul 19% del corpo. Meno grave, ma sempre in prognosi riservata, anche Andrea Buda, 29 anni, che ha riportato ustioni sul 9% del corpo.