Le fiamme probabilmente partite da un camper, aria irrespirabile nella zona. Il sindaco Mauro Lombardo ai residenti: “Tenete chiuse le finestre”.
È partito immediatamente il monitoraggio della qualità dell’aria da parte di Arpa Lazio dopo che un incendio, nella giornata di lunedì 12 agosto, è divampato a Guidonia, in un campo nomadi abusivo in zona Albuccione. I primi dati saranno disponibili solo nelle prossime ore, ma nell’area è stato installato un campionatore mobile per rilevare se il rogo, di notevoli dimensioni, abbia generato diossine o altre sostanze chimiche inquinanti pericolose per la salute, come gli idrocarburi policiclici aromatici o i policlorobifenili.
Le fiamme hanno avvolto in pochi minuti un camper situato all’interno del campo nomadi, ma non è sicuro se l’incendio sia effettivamente originato da quel mezzo. In poco tempo, il rogo si è propagato fino a minacciare alcune case e per fronteggiarlo è stato predisposto un ingente spiegamento di uomini e mezzi: quattro squadre dei vigili del fuoco, tra cui quella boschiva, cinque moduli antincendio e una kilolitrica da 4.000 litri sono intervenuti mentre le forze dell’ordine, a cominciare dalla polizia locale, hanno chiuso tutta l’area su disposizione del sindaco di Guidonia, Mauro Lombardo. Una decisione maturata per facilitare l’intervento dei vigili del fuoco e per cercare di ridurre al minimo l’esposizione delle persone al fumo provocato dall’incendio.
In attesa dei risultati del monitoraggio di Arpa Lazio, c’è grande preoccupazione tra i residenti per l’aria divenuta ben presto irrespirabile. Anche per questo, il sindaco di Guidonia ha firmato un’ordinanza invitando i cittadini della zona a tenere chiuse le finestre a scopo precauzionale e, successivamente, vietato il consumo di alimenti, il razzolamento e il pascolo degli animali e l’utilizzo di cereali e foraggio destinati agli animali nell’area interessata. Lo stesso primo cittadino, così come i residenti, ha anche sottolineato la necessità di chiudere il campo nomadi e di bonificare l’area. Una questione che, in quella zona, va avanti da diversi anni.