Ora al via le operazioni di messa in sicurezza: parte del capannone è a rischio crollo e dovrà essere abbattuta.
La Procura di Bolzano ha aperto un fascicolo, ma al momento senza ipotesi di reato, in merito all’incendio avvenuto sul tetto di un capannone in ristrutturazione nello stabilimento di Alpitronic, azienda leader mondiale produttrice di colonnine di ricarica per auto elettriche. I magistrati attendono infatti i rilievi dettagliati dei vigili del fuoco, che però fino a questa mattina sono rimasti sul posto per evitare che le fiamme, domate a fatica ma tempestivamente, potessero riprendere vigore.
Le operazioni di messa in sicurezza proseguono anche in queste ore. Una parte della struttura è a rischio crollo e per questo dovrà essere abbattuta con le ruspe. Dalle prime ipotesi, l’incendio sarebbe scaturito dalle scintille di un flessibile utilizzato per i lavori di manutenzione, arrivate a contatto con il materiale d’isolamento, altamente infiammabile, che rivestiva il tetto. Il personale amministrativo e di ricerca di Alpitronic continua a lavorare, ma in smart working, mentre per il reparto produzione sarà necessario attendere ancora qualche giorno per tornare al lavoro.
L’azienda, così come la ditta che stava effettuando i lavori e il capannone, erano regolarmente assicurati e nei prossimi giorni interverranno anche i periti. Nelle prossime ore si attendono anche le rilevazioni sulla qualità dell’aria da parte dell’Agenzia provinciale di protezione ambientale, che dovrà escludere la presenza di diossine.